I titolari di Autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) di antibiotici fluorochinolonici, in accordo con l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), hanno rilasciato una nota informativa importante nella quale hanno osservato che «in base a dati relativi a studi recenti, i fluorochinoloni continuano a essere prescritti al di fuori degli usi raccomandati». Secondo quanto riferito dalle autorità, «i fluorochinoloni a uso sistemico e inalatorio non devono essere prescritti per i pazienti che abbiano avuto in precedenza delle reazioni avverse gravi con un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico, le infezioni non gravi o autolimitanti (come faringiti, tonsilliti e bronchiti acute), le infezioni da lievi a moderate (incluse cistite non complicata, esacerbazione acuta di bronchite cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), rinosinusite batterica acuta e otite media acuta) a meno che gli altri antibiotici comunemente raccomandati per queste infezioni siano ritenuti inappropriati».
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Reazioni avverse molto rare ma gravi
Le ulteriori condizioni che non prevedono l’utilizzo di tale classe di antibiotici riguardano «le infezioni non batteriche, ad es. prostatite non batterica (cronica)» e per «prevenire la diarrea del viaggiatore o le infezioni ricorrenti del tratto urinario inferiore». Ema e Aifa hanno riferito che «i fluorochinoloni a uso sistemico e inalatorio sono associati a reazioni avverse molto rare ma gravi, invalidanti, di lunga durata e potenzialmente irreversibili. Questi medicinali devono, quindi, essere prescritti solo nelle indicazioni approvate e dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi sul singolo paziente», raccomandando «di limitare l’uso dei fluorochinoloni a uso sistemico e inalatorio, a seguito di una revisione condotta a livello europeo nel 2018 per valutare il rischio di reazioni avverse gravi e di lunga durata (che durino, cioè, mesi o anni), invalidanti e potenzialmente irreversibili, che interessano principalmente il sistema muscoloscheletrico e nervoso».
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