Il Consorzio Dafne ha pubblicato il suo Whitepaper 2023, intitolato “Trend macroeconomici e impatti sulla Logistica”. Questa analisi fornisce una panoramica dei principali indicatori macroeconomici e dei loro effetti sul settore logistico e del trasporto merci. L’analisi si basa sulle informazioni presentate dall’Osservatorio Contract Logistics «Gino Marchet» del Politecnico di Milano durante il convegno “Investimenti e Collaborazione: la Logistica guida la sfida della capacità” del 16 novembre 2022. Nel 2021, il costo dei fattori produttivi ha registrato un’importante crescita, accentuata nel 2022 dai costi dell’energia e dei carburanti. Il prezzo dell’energia elettrica è più che raddoppiato, mentre il costo del carburante è aumentato di oltre il 20%. Per far fronte a queste problematiche, il Governo ha introdotto incentivi e agevolazioni, tra cui l’adeguamento dei corrispettivi basato sull’andamento del costo del carburante e l’aggiornamento della tabella dei costi minimi.

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Analisi di Carry Consulting e prospettive future

Carry Consulting ha realizzato un’analisi che si propone come punto di partenza per stimolare riflessioni e confronti costruttivi, al fine di sviluppare azioni in grado di generare impatti concreti su uno scenario altrimenti destinato a ripresentarsi con le stesse fragilità strutturali. Il Failure Score Cribis D&B mostra che oltre il 77% delle circa 71.000 aziende del settore presenta un elevato rischio di cessazione entro l’anno. Le tensioni sui costi dei fattori produttivi, recentemente esacerbate, non potranno essere ignorate a lungo termine. La sostenibilità ambientale, economica e sociale diventerà sempre più urgente. Sebbene il settore Healthcare goda di margini interessanti rispetto ad altri settori, queste risorse non sono distribuite equamente tra tutti gli anelli della catena distributiva, aumentando il rischio di un punto di rottura.

Dialogo e soluzioni innovative

Per affrontare e superare queste sfide, come emerso nel whitepaper, è fondamentale instaurare un dialogo che coinvolga tutti gli attori della filiera: aziende healthcare, provider logistici, distributori intermedi, vettori e altri. Solo attraverso la condivisione delle diverse prospettive sarà possibile superare i limiti imposti da prassi stratificate e procedure consolidate. Questo dialogo potrà delineare nuovi paradigmi, indispensabili per trovare soluzioni nuove ed efficaci. Il whitepaper, scaricabile gratuitamente dalla pagina del Centro Studi Dafne sul sito del Consorzio, offre un’importante base di conoscenza per comprendere gli attuali trend macroeconomici e il loro impatto sul settore logistico e trasporto merci. La condivisione delle idee e delle esperienze tra i vari attori della filiera permetterà di affrontare le sfide emergenti e di cogliere le opportunità che si presenteranno, contribuendo al successo e alla sostenibilità di questo settore fondamentale per l’economia globale.

«Punto di partenza per innescare riflessioni originali e confronti costruttivi»

Daniele Marazzi, consigliere delegato Dafne, ha sottolineato nell’introduzione del whitepaper che «un’analisi oggettiva, per quanto sintetica, può rappresentare un punto di partenza per innescare riflessioni originali e confronti costruttivi, che aprono allo sviluppo di azioni capaci di generare impatti concreti su uno scenario diversamente destinato a ripresentarsi, conservando le proprie fragilità strutturali». Secondo Marazzi, «le tensioni sui costi dei fattori produttivi – di recente esasperatesi a livelli forse mai sfiorati prima – non potranno far passare stabilmente in secondo piano le istanze della sostenibilità – ambientale, certo, ma anche economica e sociale, non dimentichiamolo – che anzi si faranno sempre più cogenti». Quanto alla redditività, Marazzi ha spiegato che «è indubbiamente vero che il comparto Healthcare – in termini relativi, rispetto ad altri settori – gode nel suo complesso di marginalità ancora interessanti, ma è altrettanto vero che le stesse non sono ripartite uniformemente tra tutti gli anelli della catena distributiva: una difformità che si è ulteriormente esasperata nell’ultimo periodo, facendo innalzare inesorabilmente il rischio di arrivare a un punto di rottura».

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