«Valorizzazione del ruolo e delle competenze del farmacista nell’ambito del Ssn, consolidamento della Farmacia dei servizi, lotta alla burocrazia e spinta al digitale: sono le priorità per rendere il servizio farmaceutico ancora più efficiente e più vicino al cittadino, contribuendo al rilancio della Sanità del Paese». È in sintesi l’intervento di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), alla Conferenza Nazionale della Fondazione Gimbe a Bologna il 31 marzo 2023. Secondo Mandelli «la forza dei farmacisti è quella di farsi trovare sempre pronti dinanzi alle sfide che il Paese è chiamato ad affrontare per dare risposte ai cittadini, che restano il fulcro del nostro impegno quotidiano: lo abbiamo dimostrato, concretamente, in questi anni, affermandoci come i principali interpreti di quella prossimità che rappresenta la chiave di volta per la costruzione di un servizio sanitario più equo, efficiente e sostenibile».

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Implementazione della Farmacia dei servizi

Alla luce di quanto evidenziato, secondo Mandelli «è opportuno implementare la Farmacia dei servizi che è stata il fondamento della risposta del Paese ai cittadini negli ultimi tre anni, dare piena applicazione al DM 77 con la farmacia sempre più integrata nel sistema sanitario e collegata in rete con i professionisti delle cure primarie per la presa in carico dei cronici, ma anche riportare sul territorio i farmaci innovativi che possono essere gestiti e dispensati dal farmacista di comunità e per i quali è necessario trovare una remunerazione che ne favorisca la distribuzione sul territorio». Per Mandelli «di pari passo con la valorizzazione delle funzioni del farmacista di comunità è necessario promuovere il rafforzamento della presenza e delle competenze dei farmacisti all’interno negli ospedali e nelle Asl, dando piena realizzazione al ruolo del farmacista clinico e di dipartimento».

Le sfide per il prossimo futuro

In aggiunta a ciò, Mandelli ha concluso che «si rende necessaria una revisione del sistema Ecm che vada realmente incontro alle esigenze del professionista e che valorizzi la formazione sul campo. C’è poi la sfida della sanità digitale, con la piena attuazione del Fascicolo sanitario elettronico e del Dossier farmaceutico, e quella della sburocratizzazione, oggi quanto mai prioritaria alla luce dell’importante carenza di personale sanitario che riguarda da vicino anche i farmacisti. Al centro della nostra attività professionale non può esserci la burocrazia: ci sono i pazienti e i cittadini ai quali, ogni giorno, dobbiamo dare risposte».

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