Gli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) sono stati introdotti con il decreto legge n. 50/2017 e, a partire dal periodo d’imposta 2018, sostituiscono definitivamente gli studi di settore. In un documento di aggiornamento, l’Agenzia delle Entrate spiega che gli Isa «rappresentano uno strumento attraverso il quale si intende fornire a professionisti e imprese un riscontro accurato e trasparente sul loro livello di affidabilità fiscale. Essi consentono agli operatori economici di valutare autonomamente la propria posizione e di verificare il grado di affidabilità su una scala di valori che va da 1 a 10». L’Isa viene calcolato effettuando la media di due tipi di indicatori. La prima tipologia, chiamata “indicatori elementari di affidabilità”, valuta l’attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale e può assumere un valore compreso tra 1 e 10. La seconda tipologia è rappresentata dagli “indicatori elementari di anomalia”, che segnalano situazioni di gravi incongruenze contabili e gestionali o disallineamenti tra dati e informazioni presenti nei diversi modelli di dichiarazione, o che emergono dal confronto con banche dati esterne.

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I vantaggi degli Isa per i contribuenti

L’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale determina dei vantaggi per i contribuenti che, per punteggi più elevati ottengono maggiori benefici premiali. «A seconda del valore raggiunto – dichiara l’Agenzia –, per esempio possono essere esclusi da alcuni tipi di controlli o beneficiare della riduzione dei termini per gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate o essere esonerati dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta». L’attribuzione del punteggio Isa va richiesta dal contribuente all’Agenzia delle Entrate, attraverso appositi modelli e comunicando i propri dati economici, contabili e strutturali rilevanti. Per la compilazione e l’invio dei dati, è possibile scaricare gratuitamente il software “Il tuo Isa” nell’area dedicata del sito Internet dell’Agenzia https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/dichiarazioni/isa-2020/scheda-info-isa-2020. La modulistica Isa costituisce parte integrante del modello “Redditi” e deve essere presentata dai contribuenti che applicano gli Indici, barrando la casella “Isa” presente sulla prima pagina del modello “Redditi”.

Come migliorare il punteggio

L’Agenzia delle Entrate precisa che è possibile migliorare il proprio indice di affidabilità attraverso alcune azioni. «È possibile farlo, per esempio, correggendo eventuali errori commessi in fase di compilazione che possono aver condizionato negativamente il punteggio di uno o più indicatori elementari – spiega l’Ente – oppure indicando in dichiarazione ulteriori componenti positivi che non risultano dalle scritture contabili e che sono rilevanti ai fini delle imposte sui redditi, dell’Irap e dell’Iva». Viene inoltre sottolineato che «la dichiarazione di questi ulteriori componenti positivi non comporta l’applicazione di sanzioni e interessi, a condizione che il versamento delle relative imposte sia effettuato entro il termine e con le modalità previste per il versamento a saldo delle imposte sui redditi. È possibile, inoltre, effettuare il pagamento rateale delle somme dovute a titolo di saldo e di acconto delle imposte».

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