Da mesi si susseguono segnalazioni di irreperibilità di vari medicinali da parte di operatori farmaceutici e pazienti. Una situazione frutto della complessa congiuntura venutasi a creare a causa della difficoltà di approvvigionamenti di materie prime, sommatasi a problematiche logistiche e all’aumentata richiesta di alcuni farmaci di uso molto comune. Federfarma fa luce sulla situazione e fornisce diverse indicazioni operative per i farmacisti. «Questa Federazione – si legge in una nota del sindacato – ritiene opportuno tornare sulla questione dei farmaci di difficile reperibilità perché il sovrapporsi di elementi che contribuiscono al fenomeno, quali, a titolo esemplificativo, un picco di domanda per alcune tipologie di farmaci legato alla stagionalità, difficoltà intermittenti a livello produttivo, informazione talvolta di tipo sensazionalistico da parte di alcuni media che inducono fenomeni di accaparramento, richiede di dispiegare, al meglio, da parte dei farmacisti alcuni strumenti già disponibili per contribuire a risolvere le esigenze terapeutiche della clientela».

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Indicazioni operative in caso di carenza

Federfarma illustra la procedura da seguire in caso la farmacia non riesca a reperire i medicinali richiesti dai pazienti. La prima opzione a cui ricorrere è la possibilità di sostituire il prodotto mancante con un farmaco equivalente. «A tale riguardo – precisa la Federazione – occorre ricordare che i farmacisti possono procedere alla sostituzione dei medicinali di fascia A all’interno delle rispettive liste di trasparenza. È quindi necessario che il farmacista esamini accuratamente il novero dei farmaci equivalenti disponibili come alternative segnalando al cittadino, l’opportunità di ricorrere, in assenza dei suoi farmaci abituali, a ciò che il circuito distributivo pone in questa fase a disposizione, per garantire la continuità terapeutica». Federfarma ribadisce anche che, come previsto dalla Convenzione nazionale farmaceutica, il farmacista può dispensare un altro medicinale di uguale composizione e forma farmaceutica, di pari indicazione terapeutica e con prezzo uguale o inferiore per il Ssn, «ferma restando la possibilità, nei casi di urgenza assoluta o manifesta, di consegnare altro medicinale di uguale composizione e di pari indicazione terapeutica, annotando, ai fini del rimborso, le circostanze della modifica nella spedizione (art. 6 DPR 371/98)». Infine, per medicinali Sop e Otc presenti nelle Farmacopee ufficiali vigenti nell’Unione Europea, «è possibile allestire una preparazione galenica senza necessità di prescrizione medica».

Farmacie diligenti e professionali

Per monitorare in modo costante l’andamento dell’irreperibilità di farmaci, è stato introdotto, presso il ministero della Salute, un tavolo di lavoro permanente su carenze e indisponibilità, al quale partecipano tutte le organizzazioni della filiera del farmaco. In questo ambito Federfarma ha voluto sottolineare «il corretto agire delle farmacie territoriali, ribadendo che le criticità odierne nella tempestiva dispensazione dei medicinali vedono senz’altro estranee le farmacie stesse, il cui fondamentale ruolo, peraltro, è stato unanimemente riconosciuto dai rappresentanti delle Istituzioni. In tale ottica, quindi, si è tenuto a ribadire che le farmacie territoriali si adopereranno in ogni modo per fornire ai cittadini ogni utile informazione per poter disporre dei medicinali occorrenti, operando con la consueta professionalità e diligenza».

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