Francesca Micheli è il nuovo Responsabile degli Stabilimenti produttivi Takeda di Rieti e Pisa. A farlo sapere è lo stesso gruppo, il quale ha reso noto che «la sua comprovata esperienza nella guida e nello sviluppo di organizzazioni locali e globali e la profonda competenza tecnica aiuteranno a portare avanti l’eredità del sito produttivo». Si tratta della «realtà produttiva di Takeda che in Italia vanta due siti, a Rieti e a Pisa, dedicati alla produzione di farmaci plasmaderivati». Micheli è «laureata in Chimica, Master in Ingegneria Computazionale, reatina, è entrata a far parte dell’azienda nel 2001 e, da allora, è stata determinante per il successo dei numerosi progetti di trasferimento tecnologico e di espansione della capacità che hanno sostenuto la crescita dei due stabilimenti. Oggi è la prima donna alla guida di uno stabilimento produttivo Takeda in Italia. Il suo ruolo per certi versi si affianca a quello di un’altra donna alla guida, l’Amministratore Delegato di Takeda Italia, Annarita Egidi. Un segno tangibile che in Takeda la leadership parla anche al femminile».
[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]
La fiducia di Takeda nei confronti di Micheli
Francesca Micheli si dice «incredibilmente onorata di essere stata nominata nuovo responsabile del sito produttivo di Rieti-Pisa, una posizione che testimonia la fiducia dell’azienda nei miei confronti e che ho molto apprezzato». Secondo la dirigente «l’obiettivo è quello di proseguire lungo la strada di successo già tracciata in questi ultimi anni, puntando al raggiungimento del raddoppio della nostra capacità produttiva perché il numero di pazienti che, in Italia e nel mondo, ha bisogno di essere trattato con terapie plasmaderivate di altissimo profilo qualitativo è in continua crescita».
Le prospettive e il ruolo di Takeda in Italia
Quanto alle prospettive di Takeda, Micheli sottolinea che «abbiamo un ruolo chiave da un punto di vista etico, poiché trattiamo il plasma, una risorsa per definizione limitata; sociale, per le opportunità di lavoro che generiamo e per le iniziative legate al Pianeta e alla Sostenibilità; verso il nostro Paese, in quanto partner del Sistema sanitario nazionale nella trasformazione in farmaci salvavita del plasma donato nelle strutture trasfusionali e nelle unità di raccolta di Toscana, Marche, Campania, Lazio, Molise e Igesan. Siamo tutti orgogliosi di lavorare per un’azienda che ha un impatto così determinante sulla qualità della vita di tante persone».
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.