«In questi ultimi anni i farmacisti italiani si sono fatti trovare pronti ad adeguare il loro ruolo e aggiornare le loro competenze per fronteggiare una sfida di inedita complessità. Oggi ragioniamo di un futuro che ci vede protagonisti, con il pieno riconoscimento delle istituzioni politiche. La recente riforma del corso di laurea in Farmacia, convintamente sostenuta dal ministero dell’Università e della Ricerca, è un’ulteriore testimonianza del valore della nostra professione quale risorsa imprescindibile per il Ssn, oltre che punto di riferimento per i cittadini». Lo ha dichiarato Andrea Mandelli, presidente della Fofi, a margine della conclusione della nona edizione di FarmacistaPiù, congresso dei farmacisti che si è chiuso sabato scorso a Roma. L’edizione 2022 ha riunito l’intera comunità dei farmacisti in una tre-giorni di approfondimento e confronto, con oltre 140 relatori e 30 convegni che hanno toccato i diversi ambiti di interesse per la professione: dalle nuove funzioni e competenze della ‘Farmacia dei servizi’ alle novità introdotte con la revisione del curriculum universitario, dalla ricerca alla sperimentazione, dalla distribuzione farmaceutica alle opportunità offerte dalla digitalizzazione.

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Il ringraziamento di Mandelli ai farmacisti

Mandelli invia «un sentito ringraziamento a tutti i colleghi farmacisti per la straordinaria risposta che hanno dato in questi anni difficili. Il loro impegno ‘sul campo’ e la loro disponibilità all’aggiornamento scientifico hanno reso possibile il raggiungimento di traguardi storici per la Federazione e per il futuro della professione: dall’inoculazione dei vaccini, oggi prerogativa professionale del farmacista di comunità, alla dispensazione del farmaco antivirale contro il Covid». Dunque, l’apertura alle sfide future «che siamo chiamati ad affrontare per declinare fino in fondo la Farmacia dei servizi e contribuire alla piena realizzazione di quel concetto di prossimità che permea il Pnrr e il DM 77. Continueremo a lavorare con la competenza e la vocazione al servizio che da sempre ci contraddistinguono, per il bene della comunità e per la difesa del nostro Ssn, consapevoli della centralità della salute quale diritto costituzionalmente garantito ma, anche, motore propulsivo di progresso e coesione sociale».

Impegno profuso con tenacia

Luigi d’Ambrosio Lettieri, vicepresidente Fofi e presidente della Fondazione Cannavò, sottolinea come «l’impegno profuso con tanta tenacia dai farmacisti italiani durante la pandemia ha dato conto alle istituzioni del valore del loro ruolo e della funzione strategica della farmacia per il rilancio dell’assistenza sul territorio, cioè dove convergono i principali bisogni di salute della popolazione. Per la categoria, si tratta di continuare sulla strada intrapresa per rispondere alla sfida di offrire ai cittadini sempre più servizi sul territorio. Una sfida che vogliamo affrontare con il decisore politico e insieme a tutti gli attori del sistema salute».

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