Nella seconda metà di giugno nella provincia di Palermo sono quasi raddoppiati i tamponi effettuati in farmacia, passando dai 17.997 svolti in 125 farmacie nel periodo 16-31 maggio e dai 18.482 processati sempre in 125 farmacie nel periodo 1-15 giugno, ai 29.612 effettuati in 113 farmacie nel periodo 16-30 giugno, a conferma della maggiore diffusione del virus nelle ultime settimane. A diffondere i dati del periodo è la locale Federfarma. Roberto Tobia, nelle vesti di presidente del sindacato palermitano dei titolari, ha evidenziato che «sono molti di più, circa il triplo, coloro che scelgono i tamponi fai da te. Temiamo che costoro, non avendo la preparazione necessaria, non siano in grado di eseguire e interpretare correttamente il test fatto a casa, ritenendosi falsamente negativi o, peggio, che, risultando positivi, omettano di autodenunciarsi. Dunque tra falsi negativi e positivi non dichiarati, c’è la concreta possibilità che il dato ufficiale dei contagi sia di gran lunga inferiore alla realtà».

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L’appello di Tobia al «senso di responsabilità»

Per Tobia «è presumibile che vi siano molti soggetti magari asintomatici che, essendo falsi negativi o positivi al fai da te, continuino a circolare senza prendere particolari precauzioni a tutela della salute propria e degli altri. In una fase di allentamento delle misure individuali di protezione nei luoghi pubblici questo potrebbe aumentare in misura esponenziale la diffusione dei contagi». Alla luce di quanto emerso, Tobia lancia un appello «al senso di responsabilità dei singoli affinché abbiano a cuore l’incolumità dei soggetti con i quali vengono a contatto, fra loro vi sono fragili e a forte rischio di complicazioni. E’ un atto di correttezza e di senso civico rivolgersi con fiducia ai farmacisti per sottoporsi ad un tampone dal risultato attendibile e, una volta informato il proprio medico di medicina generale, per chiedere consigli su come gestire a casa il periodo di contagio che presenti sintomi nulli o lievi».

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