Si è tenuto a Bergamo, 18 e 19 giugno 2022, il congresso della Società italiana farmacisti preparatori (Sifap). Per l’occasione la stessa sigla di categoria ha prodotto un resoconto delle giornate. In particolare, sabato 18 giugno «dopo il Benvenuto a Bergamo di Giovanni e Davide Petrosillo, Paola Minghetti ha aperto le due giornate in presenza dell’VIII Congresso Nazionale Sifap con il toccante ricordo dei primissimi giorni della pandemia che hanno segnato profondamente questa città e l’intera comunità dei farmacisti». All’intervento della docente è seguito quello di Bruno Bizzaro, il quale «ha introdotto la tavola rotonda Il ruolo del farmacista preparatore nella New Era ripercorrendo la storia di Sifap in quest’ultimo ventennio: «Correva l’anno 2001: a Roma si teneva il primo congresso dell’associazione nata otto anni prima. I temi erano la normativa sull’attività galenica, gli eccipienti per preparati orali e topici. Otto relatori e un gran successo tra i partecipanti. 21 anni dopo siamo qui, a Bergamo, con più di cinquanta relatori, a testimoniare la vitalità di un’attività che, come ha detto il presidente della Fofi, On. Andrea Mandelli, rimane il valore aggiunto della professione. In questi vent’anni abbiamo scoperto un modo nuovo di fare i farmacisti: se il cuore della professione rimane la conoscenza del farmaco, il focus si è spostato sui servizi. Ma soprattutto questi ultimi tre anni hanno inciso come nulla prima, tanto da coniare per questo periodo post-covid definizioni nuove: New Era o Era del New Normal».

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Valorizzazione dell’atto professionale

Alla tavola rotonda ha preso parte anche Antonio Gaudioso, capo della segreteria tecnica del Ministro della Salute, seguito da Achille Iachino, direttore della Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico, i quali hanno sottolineato che «in questa fase storica, di riassetto del sistema sanitario nazionale volto alla valorizzazione dell’atto professionale e delle competenze sanitarie per ottenere la personalizzazione delle cure, il ruolo del farmacista preparatore è quello di rispondere concretamente ad esigenze e bisogni del singolo paziente e di sopperire alle carenze di medicinali di origine industriale nel normale circuito distributivo o allestire il medicinale personalizzato quando necessario. Il farmacista preparatore rappresenta una risorsa che dovrebbero conoscere di più gli stessi farmacisti, i medici, tutti gli stakeholder a beneficio dei pazienti».

Accesso alle cure e aderenza

Ida Fortino, dirigente dell’Unità organizzativa farmaceutica e dispositivi medici della Regione Lombardia, «ha riportato l’esperienza della Regione in materia di rimborso dei preparati magistrali, auspicando in tal senso un’indicazione ministeriale per garantire un medesimo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale. Ha sottolineato inoltre, che il farmacista ha una nuova grande opportunità di contribuire ad una migliore aderenza alla terapia con la realizzazione di confezionamenti personalizzati». Sul tema, durante i lavori, Paola Minghetti ha presentato una bozza di procedura realizzata da un gruppo di lavoro Sifap, in accordo con Sifo, che «potrà essere di sostegno per i farmacisti che decideranno di offrire questo servizio ai propri clienti».

Divulgazione scientifica e formazione di qualità

È seguito l’intervento del Sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Cannavò, che «ha richiamato l’intera categoria alla necessità di un continuo aggiornamento professionale riconoscendo il grande impegno di Sifap nella divulgazione scientifica e nel fornire da sempre una formazione di qualità». Roberto Tobia, segretario Federfarma e presidente Pgeu, ha ricordato che «la farmacia rappresenta il primo presidio sanitario per il cittadino e il farmacista durante la pandemia ha garantito ogni giorno il suo servizio come pochi altri professionisti sanitari» e «ha ribadito che in questa New Era il farmacista preparatore ha il compito di consolidare la riconquista del valore di una capillare consulenza professionale che solo lui può garantire». Elisabetta Rossin, coordinatore area oncologica Sifo, «ha riportato l’attenzione sulla valutazione del rischio quale strumento fondamentale del farmacista che ha l’obbligo di ridurre al minimo la possibilità di errore in terapia e contribuire a migliorare l’aderenza terapeutica, elogiando il lavoro congiunto delle due società scientifiche Sifo e Sifap anche nell’elaborazione di istruzioni operative».

Collaborazione tra professioni sanitarie

L’On. Andrea Mandelli «ha richiamato tutti ad affrontare le sfide della New Era auspicando una sempre più stretta collaborazione tra le professioni sanitarie ognuno per quanto di competenza, sottolineando che gli ultimi anni hanno visto la conquista di una nuova professionalità assunta con grande responsabilità e impegno dal farmacista al servizio del cittadino/paziente». Sifap ha fatto sapere che «la tavola rotonda si è chiusa con il conferimento, doverosamente in presenza, del premio Marcello Marchetti 2021-2022 a Marco Fortini per il suo rigore nell’approccio scientifico e il sostegno alla preparazione in farmacia anche attraverso innovativi sistemi di valutazione della qualità e a Cosimo Violante, socio fondatore dell’Associazione, per aver contribuito con il suo costante impegno alla crescita e promozione di una Galenica di Qualità».

Confronto con attori della filiera

Lo stesso Fortini ha introdotto la sessione successiva «Materie prime tra qualità e disponibilità». Per Sifap si tratta della «prima occasione nella quale i principali referenti nel settore distribuzione e produzione si sono confrontati per analizzare le maggiori criticità: caratteristiche tecnico farmaceutiche essenziali per un certificato di analisi idoneo, materie prime di grado farmaceutico e non, identità e purezza, estratti di piante, ingredienti alimentari, cosmetici e di grado analitico, sostanze prive di monografia in Farmacopea, responsabilità del farmacista preparatore ed inoltre cannabis ad uso medico e sua carenza e la catena del freddo». Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia ha chiuso la giornata sottolineando come «il ritorno in presenza accresca le conoscenze tra i colleghi».

Controlli di qualità e Round Robin

La giornata di Domenica 19 giugno si è aperta con le “Esperienze di qualità” di farmacisti di eccellenza che hanno condiviso con i partecipanti i problemi affrontati e le soluzioni adottate. In proposito Antonella Casiraghi «ha messo in evidenza l’importanza dei controlli di qualità e come il Round Robin, promosso da Sifap negli ultimi 15 anni, rappresenti un appuntamento da non perdere, per verificare la qualità del lavoro nel laboratorio galenico. Paolo Minacori «con l’esempio dell’allestimento dei microclismi di Diazepam, ha dimostrato come il farmacista preparatore possa sopperire ad una carenza di un medicinale industriale». Inoltre Zenoni «ha presentato l’apertura di un ambulatorio per la valutazione dell’impatto nutrizionale sulla terapia, confermando come il coinvolgimento di tutti i professionisti sanitari sia fondamentale nell’interesse del paziente per garantire la miglior terapia personalizzata». Dunque Elisa Giubileo «ha proposto un semplice ed efficiente portale per la rielaborazione delle linee guida ministeriali che raggruppa i botanicals secondo i loro effetti fisiologici, per poter formulare e/o consigliare il prodotto salutistico personalizzato, con un approccio basato sull’evidenza scientifica».

Certificazione del laboratorio galenico

Jon Pritchett e Annunziata Lombardi «hanno illustrato un esempio internazionale di certificazione del laboratorio galenico, già testato negli Stati Uniti, in Canada e Australia, sottolineando quanto la dimostrazione della qualità sia rilevante per la garanzia e la sicurezza dei pazienti. Ampio spazio è stato riservato alle comunicazioni scientifiche orali delle colleghe Maria Caparello, con un caso clinico in ambito veterinario, e Jessica Milito, con un trattamento alternativo per l’iperidriosi. Paola Minghetti «ha sottolineato quanto sia aumentata negli ultimi anni la qualità e il numero dei poster scientifici presentati». Francesco Rastrelli e Andrea Mandelli hanno premiato i migliori poster 2022. Si tratta di Giuliana Lo Cricchio per uno studio di stabilità e Alessia Iorio per un allestimento in Plo nel trattamento del dolore neuropatico.

L’intervento dei medici specialisti

Nella stessa giornata sono intervenuti diversi medici specialisti nell’ambito «La preparazione magistrale: una chance per i più fragili», portando «la loro esperienza e le risposte magistrali individuate per le esigenze specifiche dei singoli pazienti, con un focus in particolare sulle problematiche dei pazienti pediatrici affetti da malattie rare, quando la preparazione galenica è spesso l’unica opportunità terapeutica». Sifap ha fatto sapere che «questa sessione conclusiva, introdotta da Davide Zanon, non ha fatto che rafforzare e ribadire a gran voce quanto il preparato magistrale rappresenti una risorsa indispensabile per la cura personalizzata e una necessità per il paziente. La giornata si è chiusa con il patto condiviso di diffondere la consapevolezza della possibilità di prescrivere da parte del medico e di allestire da parte del farmacista preparatore un medicinale ad hoc per ogni singolo paziente che ne abbia la reale necessità». Dunque, l’invito all’appuntamento digitale del 30 giugno 2022: «Sifap vi aspetta all’ultimo appuntamento digitale del congresso nazionale che si terrà il 30 giugno con una panoramica su Attrezzature: soluzioni per il laboratorio della farmacia».

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