«Apprendiamo con estremo favore quanto affermato dal Sottosegretario alla Salute Andrea Costa durante la trasmissione televisiva “Mi manda Raitre”, secondo cui «nelle prossime settimane saranno pronti i bandi per la coltivazione di cannabis terapeutica a uso medico da parte di aziende pubbliche e private». È quanto dichiara Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, in rappresentanza delle farmacie pubbliche sul territorio italiano. Secondo il dirigente tale direzione «rappresenta l’accoglimento di quanto emerso a settembre durante la prima riunione dell’Officina di Galeno, evento nazionale di riferimento del mondo della farmacia tenutosi a Pisa nel settembre scorso, a cui hanno partecipato i massimi esponenti della politica nazionale tra i quali il Sottosegretario Onorevole Andrea Costa e il Segretario della Commissione Affari Sociali della Camera Onorevole Marcello Gemmato».
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Lo sforzo delle farmacie pubbliche per erogare Cannabis terapeutica
Anche Francesco Schito, segretario di Assofarm, accoglie con favore la proposta: «Confermo la più ampia partecipazione del mondo delle farmacie pubbliche allo sforzo per erogare la Cannabis medica ai pazienti sul territorio con la massima prossimità possibile». In proposito, Schito sottolinea come «i due importanti esponenti politici intervenuti, dopo aver assunto precisi impegni a collaborare durante i lavori, oggi rispondono puntualmente. È una prima, importante, vittoria per le persone ammalate e per i loro familiari, siamo felici di aver fatto la nostra parte in questo importante processo di cambiamento culturale della politica tutta».
Carenza di Cannabis terapeutica in Italia
Come è noto, la carenza di Cannabis terapeutica è un tema tutt’oggi all’ordine del giorno. Lo scorso luglio FarmaciaVirtuale.it aveva intervistato Marco Ternelli, farmacista preparatore, che aveva ricordato le serie difficoltà di approvvigionamento della Cannabis medica in Italia e le conseguenze sulle terapie. «La disponibilità di Cannabis tra la metà del 2020 e la metà del 2021 è notevolmente diminuita» aveva dichiarato Ternelli a FarmaciaVirtuale.it «situazione che si poteva facilmente prevedere, visto l’andamento delle importazioni. A metà 2020, infatti, c’erano già le prime avvisaglie che lasciavano intuire che ci saremmo presto trovati a fronteggiare una grande carenza». Questo perché i quantitativi di Cannabis importati dall’Olanda, principale fornitore per l’Italia, avevano iniziato a decrescere per minore disponibilità, ma il fabbisogno italiano intanto aumentava in gran misura.
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