Il farmacista può avere un ruolo significativo nel promuovere la prevenzione e la cura dei disturbi respiratori nella popolazione. A sostenerlo è l’International pharmaceutical federation (Fip), che lancia un invito all’azione in questo ambito. «I farmacisti – dichiara la Fip in un comunicato stampa – devono poter fare di più per gestire le condizioni respiratorie nelle comunità, se si vuole soddisfare l’urgente necessità di affrontare gli effetti dannosi dell’inquinamento atmosferico sulla salute». A questo scopo la Federazione ha definito una serie di azioni e interventi pratici che i farmacisti possono impegnarsi a portare avanti. Il documento che raccoglie i termini di questo impegno è stato presentato in occasione dell’edizione 2021 della Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu delle Nazioni Unite, che ricorre ogni anno il 7 settembre.

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Farmacista in grado di fare educazione e assistere i pazienti

L’invito rivolto ai farmacisti dalla Fip, affinché abbiano un ruolo più attivo nel promuovere la salute respiratoria, prende le mosse da quanto emerso da una tavola rotonda di esperti organizzata dalla Federazione in collaborazione con The clean breathing institute (Tcbi) all’inizio del 2021. «L’inquinamento atmosferico – ha affermato Catherine Duggan, ceo della Fip – è una delle prime dieci minacce per la salute globale, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, con effetti dannosi che si manifestano, tra altre gravi condizioni, con cancro, ictus, allergie, broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) e asma. La Fip ritiene che i farmacisti, al centro delle comunità e in una posizione unica per il triage e la gestione delle persone con sintomi e malattie respiratorie, presentino il potenziale per avere un enorme impatto sui risultati sanitari». L’approccio corretto per percorrere questa strada parte, secondo la Fip, dalla creazione di servizi farmaceutici in grado di identificare e ridurre i fattori di rischio, come la cessazione del fumo, l’educazione all’igiene nasale e l’ottimizzazione della tecnica di inalazione per i pazienti con Bpco o asma.

Gli impegni proposti dalla Fip ai farmacisti

La Fip propone ai farmacisti alcuni impegni da assumere per prevenire i disturbi respiratori nella popolazione e per assistere i pazienti già affetti da patologie di questo tipo. Tra questi, la Federazione raccomanda di «aumentare la consapevolezza dei rischi per la salute dell’inquinamento atmosferico tra i pazienti, operatori sanitari, gruppi di paziente e a livello pubblico, impegnarsi in servizi che identificano e riducono i fattori di rischio, concentrandosi sull’educazione alla salute e le campagne di screening, intraprendere istruzione e formazione sui servizi di assistenza sanitaria di base disponibili per aiutare a mitigare l’impatto dell’inquinamento sulla salute. Fornire servizi di supporto per persone che soffrono già di malattie respiratorie, come l’ottimizzazione del trattamento per migliorare i risultati sulla salute, il controllo della malattia e in generale le funzioni respiratorie e il benessere».

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