Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), torna a parlare di vaccini anti Covid-19 sottolineando, nel corso di un intervento a Tgcom24, il rilevante contributo che i farmacisti sono in grado di dare alla campagna vaccinale e alla lotta contro la pandemia. «In una situazione di emergenza – sostiene Mandelli – i farmacisti stanno facendo un passo avanti per arginare l’ondata del virus mettendosi a disposizione per vaccinare. Solo con i vaccini di massa potremo lasciare alle nostre spalle questo momento così difficile per il Paese». L’inserimento delle farmacie tra i punti vaccinali attivi nelle regioni d’Italia rappresenta una soluzione innovativa per rispondere a un’emergenza che richiede di mettere in campo tutte le risorse disponibili, come già affermato dallo stesso presidente della Fofi. «In una fase sempre più complessa che comporta ulteriori restrizioni alla mobilità delle persone – aveva spiegato Mandelli commentando il piano del generale Figliuolo -, poter contare su siti vaccinali di prossimità è una risorsa importante. Una campagna vaccinale mirata a decine di milioni di italiani è un’impresa titanica, che richiede soluzioni innovative e soprattutto immediatamente attuabili. I farmacisti italiani sono pronti a fare la loro parte anche in questa occasione».

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I vaccini in farmacia, un modello già adottato da altri paesi

La somministrazione dei vaccini nelle farmacie è un’attività già presente in vari sistemi sanitari europei ed extra-Ue, ai quali ora anche il nostro Paese va ad aggiungersi. «Con il coinvolgimento dei farmacisti – sottolinea Mandelli – l’Italia si allinea alla strategia vaccinale di tanti altri paesi come Usa, Inghilterra, Francia e Portogallo». Si tratta pertanto di un cambiamento significativo sia per la gestione della pandemia sia per lo sviluppo dell’assistenza territoriale, già fatto presente da altre rappresentanze del settore farmaceutico. «Le farmacie italiane – aveva dichiarato in merito Federfarma – esprimono apprezzamento per la volontà manifestata dal Presidente del consiglio, Mario Draghi, di potenziare l’assistenza sanitaria territoriale e confermano la propria disponibilità a collaborare per fronteggiare al meglio l’emergenza Covid-19, anzitutto partecipando attivamente alla campagna vaccinale, sul modello di quanto già praticato nel Regno Unito».

L’impegno dei farmacisti per arrivare preparati e competenti

La somministrazione dei vaccini è una mansione inedita per i farmacisti italiani di comunità e un incarico di responsabilità che richiede una formazione preliminare scientifica e pratica, appositamente formulata e organizzata dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Il percorso formativo è obbligatorio e richiede tempo e impegno. «In queste ore – afferma Andrea Mandelli – tantissimi farmacisti si stanno aggiornando sul portale dell’Iss. Molti hanno già concluso le prime 16 ore di corso, prima si completerà la formazione teorica per poi passare ai tirocini nelle farmacie con medici e infermieri abilitati alla vaccinazione».

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