«L’attività di Federfarma per il prossimo triennio sarà indirizzata a valorizzare il ruolo della farmacia come presidio del Ssn per la dispensazione di tutti i farmaci che non richiedono particolari cautele in fase di somministrazione e che possono, quindi, essere agevolmente ritirati dai cittadini nella propria farmacia di fiducia. Fondamentale anche procedere rapidamente all’attuazione della Farmacia dei servizi, nell’ottica di potenziare le attività di monitoraggio del corretto uso dei farmaci e di prevenzione, che, ancor di più nell’emergenza sanitaria, hanno dimostrato di avere un ruolo strategico». Sono le parole di Marco Cossolo confermato alla presidenza di Federfarma per il triennio 2020-2023, a cui si affiancherà Giovanni Petrosillo, presidente di Federfarma Bergamo, alla guida del Sunifar in rappresentanza delle farmacie rurali italiane.

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I componenti del consiglio di presidenza sono i farmacisti Achille Gallina Toschi, presidente Federfarma Emilia Romagna, Antonio Guerricchio, presidente Federfarma Basilicata, Clara Mottinelli, presidente Federfarma Brescia, Michele Pellegrini Calace, presidente Federfarma Barletta Andria Trani, Alfredo Procaccini, vice presidente Federfarma Roma, Roberto Tobia, presidente Federfarma Palermo, eletti dall’Assemblea nazionale di Federfarma. Per i rurali, Mentre Daniele Dani, vice presidente rurale di Federfarma Firenze, Claudia Pietropoli, presidente Federfarma Rovigo e Renato Usai, vice presidente rurale Federfarma Nuoro), eletti dall’Assemblea nazionale del Sunifar.

«In questo percorso – puntualizza Cossolo – è fondamentale la condivisione delle azioni con le altre organizzazioni del settore, e in particolare con FOFI, Utifar e Assofarm, che ci hanno accompagnato nello scorso triennio, e con le rappresentanze dei cittadini e dei malati. Lo stesso principio di condivisione e inclusione dovrà essere applicato anche all’interno di Federfarma, coinvolgendo tutti i colleghi, anche attraverso una comunicazione interna più efficace e mirata. L’obiettivo – conclude Marco Cossolo – deve essere quello di dare alle farmacie ciò che a loro concretamente serve per valorizzare ancora di più la professionalità dei farmacisti che vi operano e garantire un adeguato riconoscimento del loro ruolo».

«Le farmacie rurali – dichiara Petrosillo – hanno dato un contributo eccezionale nella fase dell’emergenza sanitaria, potenziando, con grandi sacrifici e tra mille difficoltà, il servizio offerto ai cittadini. La farmacia rurale ha confermato di essere fondamentale per superare le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari sul territorio, dando a tutti i cittadini le stesse opportunità. Obiettivo del Sunifar è partire da questi evidenti punti di forza per costruire una farmacia rurale ancora più efficiente e in grado di rispondere ai nuovi bisogni di salute».

Ciò alla luce del fatto che «la farmacia rurale – prosegue Petrosillo -, che è parte integrante e fondamentale del sistema della farmacia italiana, unica realtà rimasta a coprire capillarmente il territorio nazionale, è consapevole dell’importanza del proprio ruolo e sente ancora più forte la necessità di ripartire dal territorio per potenziare la rete assistenziale. In quest’ottica, far tornare in farmacia i farmaci oggi distribuiti direttamente dalle strutture pubbliche ed erogare servizi sanitari che permettano un monitoraggio dello stato di salute dei cittadini, con un’azione di farmacovigilanza, di controllo dell’aderenza alla terapia e di prevenzione è ancora più importante nelle aree rurali, non sempre adeguatamente coperte da altri servizi sanitari».

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