«I benefici attesi in relazione ai rischi associati all’assunzione di questo farmaco indicati in alcune forme non sviluppate di calvizie (alopecia androgenetica) negli uomini di età compresa tra 18 e 41 anni», «l’importanza di avere un periodo di riflessione prima di iniziare il trattamento a lungo termine», ed infine «le azioni da intraprendere in caso di effetti avversi, inclusa l’interruzione del trattamento in caso di cambiamento dell’umore». Sono i punti al centro di un documento informativo pubblicato dall’Agenzia francese per la sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari (Ansm), l’equivalente dell’Aifa in Italia, relativo all’uso dei medicinali a base di finasteride. La scheda informativa, sviluppata in accordo con le associazioni dei pazienti e gli operatori sanitari, ha l’obiettivo di rafforzare le informazioni in possesso dei pazienti sul rischio dell’insorgenza di determinati effetti avversi, tra cui i disturbi psichiatrici e/o alla possibile alterata funzione sessuale conseguente alla somministrazione di finasteride.
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«L’uso della finasteride 1 mg – si legge sul sito dell’Ansm – è attualmente monitorato da vicino a livello sia europeo che nazionale. È importante che le informazioni sulla sua sicurezza siano ampiamente condivise. In questo contesto, l’Ansm ha convocato nell’ottobre 2019 rappresentanti di pazienti e professionisti della salute per sviluppare un documento informativo in aggiunta al foglio illustrativo contenuto nelle scatole di finasteride 1 mg». Le informazioni rese disponibili dall’Ansm sono destinate al medico per la consultazione con il paziente e al farmacista al momento della consegna del farmaco. In merito alla sicurezza della finasteride da 1 mg, è utile ricordare che nel luglio del 2018 l’Agenzia italiana del farmaco aveva reso noti i risultati dell’esito di una revisione periodica, confermando la possibilità di ansia, depressione e ideazione suicidaria. Ad avvalorare queste ipotesi era stato il Pharmacovigilance risk assessment committee (Prac), organo di farmacovigilanza in seno all’Agenzia europea dei medicinali (Ema), ritenendo che «ci fossero sufficienti prove a supporto per concludere su almeno una possibile relazione tra depressione e finasteride 1 mg».
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