«Una alleanza strategica per fornire ai cittadini una informazione chiara, trasparente e documentata su tutti i temi che coinvolgono il farmaco e gli integratori alimentari». È questo, in sintesi, il principale obiettivo di una collaborazione siglata tra Cittadinanzattiva e Società italiana di farmacologia (Sif). «Tra le azioni – si legge in una nota – che le organizzazioni metteranno in campo ci sarà la progettazione di campagne di informazione sui medicinali e sulle modalità del loro sviluppo clinico e, ancora, informazione di prossimità ai consumatori, in collaborazione con le farmacie». Nello specifico, «l’accordo prevede che SIF e Cittadinanzattiva costituiscano un vero e proprio ponte tra il mondo della ricerca farmacologica, dove si produce conoscenza, e la società civile, dove la conoscenza deve trovare applicazione a beneficio dei cittadini».
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Secondo Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, «per noi questo protocollo è molto importante perché salda una collaborazione centrale tra cittadini e farmacologi», ciò al fine di «realizzare attività di informazione che da un lato garantiscano l’uso più appropriato e corretto dal farmaco, e dall’altro un uso altrettanto corretto degli integratori alimentari». Inoltre, spiega il dirigente, «questa collaborazione ha come obiettivo non solo quello di favorire l’appropriatezza dell’uso dei farmaci, ma anche di essere un segno di come all’interno del SSN soggetti che hanno ruoli diversi possano, lavorando insieme, prendersi cura dell’interesse generale».
«Quando si considerano le cause dell’uso scorretto dei farmaci ne emerge costantemente una: la scarsa conoscenza dei medicinali, delle loro indicazioni e della loro azione», spiega Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani. «Anche nel caso del ricorso improprio degli antibiotici – sottolinea il presidente della Fofi -, per restare a un caso di grande attualità, i dati del rapporto ARNA della Commissione Europea mostrano che l’abuso è più frequente proprio tra chi ha una minore conoscenza della natura e del valore di questi medicinali». Inoltre, spiega, «oggi è fondamentale non solo diffondere informazioni corrette, ma creare un rapporto stabile tra chi rappresenta la ricerca e la pratica clinica e chi rappresenta i cittadini perché oggi che la collettività è esposta a un flusso continuo di informazioni di valore spesso molto dubbio è necessario fare la differenza, accreditandosi come una fonte autorevole, affidabile ma anche capace di parlare un linguaggio semplice ed efficace».
Anche Eugenio Leopardi, presidente dell’Unione tecnica italiana farmacisti (Utifar), esprime piena soddisfazione. In particolare, spiega l’associazione, «Leopardi condivide l’obiettivo di costituire un vero e proprio ponte tra il mondo della ricerca farmacologica e i cittadini, finalizzato a trasmettere conoscenza rispetto all’utilizzo dei farmaci e degli integratori alimentari». «Fornire informazioni sul corretto utilizzo dei prodotti dispensati – conclude Leopardi -, sulle loro proprietà e sulle controindicazioni è l’obiettivo primario dei farmacisti. Non possiamo quindi che rallegrarci per questa iniziativa che coinvolgerà direttamente le farmacie, creando una sinergia positiva a favore del cittadino».
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