È stato presentato il 5 dicembre 2018, alla Camera, il terzo aggiornamento del Bilancio Sociale delle farmacie, ricerca condotta da Utifar in collaborazione con il Centro Studi Sintesi della CGIA di Mestre e con il supporto non condizionato di Teva. Il documento, spiega l’associazione di categoria, «offre ai colleghi farmacisti, alle rappresentanze e, soprattutto, alle istituzioni, una serie di dati che riguardano il vero valore che le farmacie offrono al cittadino e alla società».
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La presentazione è stata aperta da un messaggio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha sottolineato il lavoro svolto dalle «18mila sentinelle» presenti sul territorio nazionale: «Non solo cura ma prevenzione ed educazione alla tutela della salute. Un compito meritorio per il quale, senza riserve, desidero esprimere un profondo e sincero ringraziamento».
Il presidente Utifar Eugenio Leopardi ha quindi spiegato: «La farmacia di oggi dimostra di essere andata oltre non solo alla semplice dispensazione dei farmaci, ma anche all’offerta di consigli e di servizi ai cittadini: oggi è un vero e proprio consulente a tutto tondo sulle questioni che riguardano la salute delle famiglie italiane. Uno sportello del Servizio sanitario sul territorio. Bisogna tenerne conto. Occorre che le istituzioni considerino con estrema attenzione questa tendenza, che emerge chiaramente dai dati del Bilancio sociale. Sarebbe utile che interagissero maggiormente con le farmacie per favorire un coordinamento e un’organizzazione di questo loro ruolo di supporto attivo al cittadino». Il dirigente ha quindi evidenziato che nel 2018 il ministero della Salute ha riconosciuto ad Utifar la qualifica di Società scientifica, motivo questo – ha affermato – «di stimolo a continuare il nostro lavoro».
Andrea Favaretto, del Centro Studi Sintesi della CGIA di Mestre, ha da parte sua evidenziato «l’empatia esistente tra farmacia e cittadini». Tra i dati emersi, il fatto che una farmacia su quattro resta aperta più di 50 ore alla settimana e che sempre una su quattro applica l’orario continuato. Inoltre, «nel 2017 – ha sottolineato – l’83% delle farmacie ha offerto test di prevenzione. Sempre in questo ambito, oltre l’80% ha organizzato giornate dedicate alla prevenzione di particolari patologie che hanno visto una partecipazione media di quasi 18 persone ad evento».
Ha preso quindi la parola Andrea Mandelli, presidente della Fofi, che ha dapprima manifestato il proprio «orgoglio nel vedere Utifar annoverata tra le cinque società scientifiche presenti nel nostro settore», quindi ha richiamato i temi legati all’attualità e auspicato un percorso congiunto tra la Federazione, le società scientifiche e Federfarma, nell’ottica di un cammino verso le nuove sfide e opportunità che si manifestano.
Marco Cossolo, presidente di Federfarma ha infine espresso riconoscenza ad Utifar per lo studio condotto, dal quale «emerge la vicinanza delle farmacie al tessuto sociale», così come «la valenza professionale della farmacia» e la capacità di quest’ultima «di reagire alla crisi economica: il farmacista ha saputo riallinearsi al calo del fatturato, comprimendo i costi fissi e variabili, ma sempre salvaguardando l’occupazione e il personale. Serve però un aiuto concreto da parte dello Stato».
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