farmaci otcLa commissione europea ha pubblicato un documento che si concentra sul futuro del commercio al dettaglio all’interno dei Paesi membri dell’Ue. Un settore che l’organismo esecutivo di Bruxelles dice di voler «liberare» da tutte le regole che risultano «inutili o eccessive». Insomma, l’obiettivo è di procedere in senso liberista, eliminando quelli che spesso sono stati definiti “lacci e laccioli” che limiterebbero la crescita economica imbrigliando le imprese. A riferirlo è il giornale francese Le Quotidien du Pharmacien, che sottolinea come nel mirino della commissione Ue ci siano, in particolare, i farmaci OTC. Il quotidiano specializzato spiega che, per ora, si tratta solamente di un documento di lavoro, ma sottolinea il fatto che a Bruxelles si starebbe tentando di «intaccare se non di sopprimere totalmente il monopolio delle farmacie su tale tipologia di medicinali». Una denuncia arrivata direttamente dal presidente del sindacato delle farmacie della Germania, Fritz Necker, che aprendo il congresso annuale della propria associazione di categoria ha citato i contenuti del documento di lavoro. In quest’ultimo, stando alle informazioni riferite dal dirigente tedesco, la Commissione avrebbe elencato tutta una serie di «vincoli” che, a suo parere, farebbero sentire il loro peso sul dinamismo e sul futuro del commercio al dettaglio in Europa. Ad essere coinvolti nell’ipotetica ondata “liberalizzatrice” sarebbero numerosissime categorie: dai meccanici per auto agli elettricisti, fino ai ristoratori. Tra i vari temi, quello dei farmaci OTC è ricordato soprattutto in funzione di ciò che è stato deciso in alcune nazioni, considerate virtuose dai dirigenti dell’Ue, nelle quali si è scelto o di alleggerire o di eliminare del tutto il monopolio della distribuzione. Lo stesso documento, precisa ancora Le Quotidien du Pharmacien, sottolinea come in numerose nazioni i farmaci OTC siano comunque oggetto di regolamentazioni specifiche, giustificate da ragioni sanitarie. Resta da capire se la bilancia penderà più verso le necessità di tutelare la salute pubblica o quelle legate alla libertà di commercio: «Ma il documento dimostra che la questione è più che mai d’attualità in seno alla Commissione europea, nota per il suo ultra-liberismo».

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