ddl lorenzinNella seduta pomeridiana del 24 ottobre 2017, la Camera ha approvato quasi tutti gli articoli del disegno di legge che reca “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del ministero della Salute”, noto come Ddl Lorenzin. L’unico articolo che è stato accantonato è il 4, sul riordino della disciplina degli Ordini: in Aula il relatore Mario Marazziti ha spiegato: «Abbiamo degli approfondimenti in corso, quindi accantoniamo l’articolo 4 e passiamo all’articolo 5». Nel corso delle votazioni è stato approvato invece l’emendamento che abroga l’articolo 16. Quest’ultimo riguardava la disciplina di farmacie e parafarmacie. Un tentativo non andato a buon fine, come ammesso dallo stesso Marazziti: «È una questione che da undici anni non trova una soluzione chiara e vi sono sofferenze da entrambe le parti. Come relatore ho provato a vedere se, con le associazioni, sia delle farmacie che delle parafarmacie, potesse essere trovato un punto d’incontro che mettesse fine a molti problemi in questo campo, ma mi sembra che il tempo non sia stato sufficiente. Pertanto la decisione legata agli emendamenti di questo articolo è quella di non dare parere positivo a nessun intervento parziale, che potrebbe ulteriormente squilibrare la situazione, e di dare parere favorevole agli emendamenti soppressivi dell’articolo 16». È stato inoltre approvato un emendamento presentato dal M5S che vieta al Centro di coordinamento nazionale di elaborare linee guida su aspetti scientifici delle sperimentazioni, per conto dell’Aifa. La discussione ora proseguirà nella seduta di oggi, mercoledì 25 ottobre, a partire dalle 9.30, con l’obiettivo principale di superare l’ostacolo rappresentato dall’articolo 4 e di passare quindi alle dichiarazioni di voto da parte di gruppi e singoli parlamentari. Successivamente, il provvedimento dovrà tornare al Senato, in ragione del fatto che la Camera ha apportato modifiche rispetto al testo licenziato da Palazzo Madama. In un’intervista concessa al Sole 24 Ore, Marazziti ha però sottolineato che «tutti i cambiamenti che abbiamo apportato sono stati concertati con l’altro ramo del Parlamento e il ministero della Salute ha accompagnato ogni passaggio». Per quanto riguarda poi i tempi di approvazione al Senato, il deputato ha spiegato di aver «parlato con la relatrice Emilia Grazia De Biasi e se si troverà una finestra per il voto, non dovrebbero esserci problemi. Ma prima dobbiamo approvarlo noi».

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