«La nuova tariffa dei medicinali, frutto di un eccellente lavoro di collaborazione tra ministero e rappresentanze di categoria, riconosce la professionalità del farmacista e viene incontro alle esigenze dei cittadini, in particolare quelli affetti da malattie rare». A spiegarlo è Giulio Cesare Porretta, vicepresidente dell’Unione tecnica italiana farmacisti (Utifar) e componente del Tavolo tecnico ministeriale che ha redatto il provvedimento, con il quale si inseriscono nella Tariffa nuove formulazioni, la possibilità di sconfezionamento dei medicinali, il riconoscimento dell’attività professionale del farmacista preparatore. «L’adeguamento della tariffa alle attuali tecniche galeniche – prosegue Porretta – consentirà al farmacista di allestire una serie di preparazioni di estrema utilità per coloro che necessitano di medicinali in forme e dosaggi particolari. Sono moltissimi i cittadini affetti da malattie rare o da particolari condizioni che necessitano di medicinali preparati ad hoc dal farmacista. Fino ad oggi, chi abitava lontano dai centri ospedalieri attrezzati con laboratori galenici efficienti aveva molte difficoltà a reperire le formulazioni necessarie. La nuova tariffa mette il farmacista territoriale nelle condizioni di allestire medicinali particolari, a tutto vantaggio dei cittadini». Il dirigente dell’Utifar coglie anche l’occasione per sottolineare come l’aggiornamento della tariffa – arrivato dopo quasi 25 anni di attesa – arrivi in un momento particolare per le farmacie, all’indomani dell’approvazione della legge sulla Concorrenza che ha aperto all’ingresso delle società di capitale nella proprietà: «Riconoscere e valorizzare la professionalità del farmacista – spiega – assume un forte significato in questo momento nel quale si teme che l’ingresso dei capitali possa portare ad una accentuazione degli aspetti commerciali che interessano l’attività delle farmacie. Di certo, le farmacie devono perseguire la propria sostenibilità economica, senza tuttavia trascurare il grande valore sociale che esse ricoprono». È proprio in questo senso che, secondo Porretta, il laboratorio galenico può consentire di «esprimere al massimo la professionalità dei farmacisti. La nuova tariffa, passando dall’anonimato di un elenco limitato di mansioni al riconoscimento delle nuove tecniche di preparazione, offre gli strumenti necessari per esercitare al meglio il ruolo di preparatore, così fondamentale per la salute pubblica e per la valorizzazione della professione. Infine, la nuova remunerazione permette alla farmacia di aggiornare i costi che, con l’applicazione della vecchia tariffa, in molti casi superavano i ricavi».
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