A poche ore di distanza dalle elezioni per il rinnovo delle cariche dirigenziali di Federfarma nazionale e del Sunifar, l’associazione dei titolari di farmacia e quella dei rurali hanno reso note le nomine e le assegnazioni delle cariche per il triennio 2017/2020. Come noto, ricorda Federfarma, «il dottor Marco Cossolo (presidente di Federfarma Torino) è stato eletto presidente della Federazione, mentre la dottoressa Silvia Pagliacci (presidente di Federfarma Perugia) è stata eletta alla testa del Sunifar». L’assemblea nazionale ha eletto inoltre i sei componenti del consiglio di presidenza: Marco Bacchini (Federfarma Verona), Vittorio Contarina (Federfarma Roma), Achille Gallina Toschi (Federfarma Emilia Romagna), Osvaldo Moltedo (Federfarma Lazio), Michele Pellegrini Calace (Federfarma Barletta-Andria-Trani) e Roberto Tobia (Federfarma Palermo). Mentre i tre componenti rurali scelti dall’assemblea del Sunifar sono Daniele Dani (Federfarma Firenze), Pasquale D’Avella (Federfarma Marche) e Renato Usai (Federfarma Nuoro). «Nell’ambito del consiglio di presidenza così risultato eletto, sono state attribuite le cariche previste dallo statuto nel seguente modo: il presidente Cossolo, in base a quanto previsto dal comma 3 dell’articolo 17 dello Statuto, ha nominato vice-presidente vicario il dottor Vittorio Contarina; segretario nazionale dottor Osvaldo Moltedo; tesoriere il dottor Roberto Tobia. Il presidente del Sunifar Pagliacci, in base a quanto previsto dal comma 4 del medesimo articolo 17, ha nominato vice-presidente del Sunifar il dottor Pasquale D’Avella; segretario il dottor Renato Usai. È con queste squadre, dunque, che i due sindacati si apprestano a rappresentare la categoria nei prossimi tre anni. Intervistato da FarmaciaVirtuale.it, Cossolo aveva sintetizzato con queste parole il proprio programma: «Con il gruppo di Farmacia Futura abbiamo individuato cinque aree di criticità e per ciascuna di esse abbiamo definito le linee programmatiche d’intervento, secondo una tempistica dettata dalle priorità. Stante l’esigenza molto sentita in tutte le regioni italiane, i primi interventi saranno sicuramente diretti a revisionare ed uniformare sull’intero territorio nazionale la distribuzione per conto, anche cercando di contenere la distribuzione diretta, attraverso una sintesi tra l’imprescindibile sostenibilità del sistema-farmacia, i bisogni dei cittadini ed i bilanci della sanità pubblica. Contestualmente, agiremo per condividere e, quindi, definire una piattaforma di rinnovo convenzionale, in grado di realizzare finalmente la più volte annunciata “farmacia dei servizi”, attraverso la quale giungere alla riformulazione della nuova remunerazione. Dovremo, naturalmente, anche essere preparati e propositivi, per pervenire ad una modifica dello statuto che ci consenta di mantenere l’unitarietà del sindacato, nel nuovo contesto derivante dal Ddl Concorrenza. A tal proposito, occorrerà lavorare proprio come se il disegno di legge fosse già in vigore, attrezzandoci per tempo, senza attendere che venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale o, peggio, che se ne vedano i primi effetti».
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