Federfarma ha inviato, alla fine di gennaio, una lettera al responsabile della Direzione generale della prevenzione sanitaria, presso il ministero della Salute, al fine di chiedere conto di problemi riscontrati da numerose farmacie in materia di assistenza sanitaria ai naviganti. «In riferimento all’assistenza farmaceutica in favore del personale navigante (art. 3, comma 2, del DPR 620/80) – spiega il sindacato dei titolari di farmacia – questa federazione deve lamentare che diverse farmacie, con particolare riguardo a quelle ubicate nell’Italia settentrionale, sono ancora in attesa di ricevere i rimborsi di ricette spedite negli anni 2014 e 2015» Una situazione difficile e che ormai si trascina dunque da parecchio tempo. Non a caso nella lettera, firmata dalla presidente Annarosa Racca, si sottolinea il fatto che «le farmacie interessate, stanche di attendere invano da così tanto tempo e vedendo deluse le aspettative riposte in rassicurazioni più volte ricevute, minacciano oramai di ricorrere, in autotutela, a drastiche iniziative». Il rischio è dunque che i farmacisti decidano di non accettare più la situazione, per questo Federfarma aveva di fatto lanciato un appello al ministero: «Appare evidente che per continuare ad assicurare l’efficienza del servizio una tale eventualità è assolutamente da evitare. Pertanto, questa federazione chiede una pronta soluzione del problema, confidando di ricevere urgenti rassicurazioni in merito». Il 16 febbraio è arrivata la risposta del ministero, che ha spiegato: «Si fa presente che, a seguito della riorganizzazione del dicastero, a far data dal 1 marzo 2016 le attività amministrativo-contabili relative all’assistenza sanitaria e medico legale del personale navigante sono state distribuite tra diversi uffici, tra cui l’ufficio 10 che, tra l’altro, cura il rimborso della spesa farmaceutica. La nuova mappatura delle competenze ha richiesto la necessità di presa in carico ddi attività precedentemente affidate ad altri uffici, con procedure difformi che sono state ora unificate, procedendo alla conseguente necessaria formazione del personale. Ciò ha determinato, inevitabilmente, un ritardo nel processo di liquidazione delle spese farmaceutiche. Sarà cura di questa direzione effettuare un monitoraggio affinché tali ritardi siano azzerati entro il primo semestre dell’anno in corso, e si invita Federfarma a rassicurare, in tal senso, i propri iscritti».
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