“Temo che sul reale finanziamento del Fsn si stia giocando una partita con le carte truccate, sulla testa dei cittadini che in numero sempre maggiore non riescono a curarsi o vi rinunciano perché più poveri. Il balletto delle cifre cui stiamo assistendo in questi giorni ne è la prova provata. Da una parte le Regioni che, per bocca dell’autorevole assessore alla Sanità del Veneto, Garavaglia (Lega), affermano che la dotazione del fondo sanitario torna ad essere praticamente uguale a quella del 2013 (circa 111 miliardi) con la conseguenza che mancheranno le risorse per finanziare i LEA. Si tratta di affermazioni che trovano anche la conferma dell’assessore della Basilicata Franconi (PD), la quale, nella odierna audizione in Commissione Sanità, ha anche fatto un espresso riferimento al caso irrisolto delle risorse del payback.
Dall’altra parte il ministro della Salute Lorenzin che garantisce l’esatto opposto: i soldi per i Lea ci sono, afferma, e non sono a rischio le nuove prestazioni sanitarie, nessun problema. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’azzecca. Mi auguro di sbagliarmi, ma non vorrei che il Ministro Lorenzin, di cui apprezzo la tenacia, non si stia trasformando in una specie di scudo protettivo per le audaci e indifendibili decisioni del Mef. Più famelico di risorse che in passato, oggi il ministero dell’Economia e della Finanza va disperatamente alla ricerca di fondi per coprire poste di bilancio che, neanche a dirlo, vengono coperte, come al solito, con fondi sottratti ancora una volta alla sanità e, dunque, alla tutela della salute dei cittadini. La confusione regna sovrana. Chiedo chiarezza. Spero che non si debba arrivare a celebrare un incidente probatorio davanti al tribunale dei cittadini. Auspico, quindi, che le parole ascoltate nella odierna audizione in Commissione sanità vengano ufficialmente confermate o smentite dai massimi vertici della Conferenza delle Regioni a partire dal suo presidente e che il presidente del Consiglio Gentiloni assuma il ruolo di garante di verità, trasparenza e responsabilità. È un diritto alla chiarezza che si deve ai cittadini e che rivendico con determinazione”. Lo dichiara in una nota il sen. d’Ambrosio Lettieri (CoR/Direzione Italia), componente Commissione Sanità Senato, a margine dell’audizione della Conferenza delle Regioni.
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