Il Ddl concorrenza è all’esame del Senato e il suo iter si sta prolungando ormai da tempo. Quello che verrà approvato riguarda anche le farmacie e per questo KPMG Advisory Spa, la multinazionale che fornisce servizi professionali alle imprese, ha inviato un sondaggio a un numero imprecisato di farmacie allo scopo di valutare il grado di condivisione di alcuni punti. Al centro dell’attenzione, l’eventuale ingresso di società di capitali nell’esercizio di farmacie introdotto dal disegno di legge. Una misura che prevede che non potranno comparire tra i soci medici, produttori di farmaci e informatori scientifici. Le nuove società di capitali, inoltre, potrebbero tenere costantemente informati la Federazione Ordini Farmacisti italiani, l’Ordine dei farmacisti provinciale, la Regione e la Asl di competenza sul proprio statuto e su eventuali variazioni. Il sondaggio “DDL Concorrenza farmacie Italia” inizia mettendo in evidenza il profilo della farmacia: il contesto in cui si trova, se metropolitano, cittadino, paesano o rurale, la composizione del personale dietro il bancone, l’utilizzo di materiale promozionale. Ad essere posti sotto esame, anche il fatturato della farmacia, la percentuale di farmaci etici venduti sul totale e la categoria di prodotti più richiesti.
L’analisi si sposta poi sulle scelte strategiche e di gestione da mettere in atto in considerazione della proposta di legge S 2085: viene considerata l’efficienza nella gestione del personale, del layout, della disposizione della farmacia e degli stock, oltre ai rapporti con i fornitori e all’incremento dell’offerta con servizi aggiuntivi quali le prenotazioni delle visite mediche. Le conseguenze del Ddl potrebbero consistere anche nell’acquisizione e nella vendita di farmacie o nella formazione di catene: per questo il sondaggio cerca di evidenziare l’opinione dei professionisti del settore sulla percentuale di farmacie italiane che valuteranno l’ipotesi della vendita o che riceveranno proposte di acquisto nei prossimi tre anni. Il quadro prevede anche l’associazione tra titolari di farmacie e l’acquisizione da parte di investitori non solo italiani, ma anche esteri.
Le incognite per il futuro riguardano infine il valore delle farmacie: ci si chiede, infatti, se in considerazione della proposta di legge, le stesse subiranno una svalutazione o una rivalutazione rispetto al valore di mercato.
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