concorso straordinario sardegna«Ancora una volta il governo risponde alle nostre domande con una “non risposta”. Il sottosegretario alla salute Vito De Filippo, infatti, intervenendo oggi pomeriggio alla Camera in merito a un’interrogazione a mia prima firma sulla complessa situazione che si è venuta a creare in riferimento all’assegnazione di sedi farmaceutiche in Sardegna, ha affermato che il ministero “sta svolgendo i necessari approfondimenti anche valutando l’opportunità di porre specifica richiesta di parere all’Avvocatura Generale dello Stato”». A sostenerlo è Nicola Bianchi, deputato del Movimento 5 Stelle, che torna così sul tema delle «novanta sedi farmaceutiche, che dovevano già essere assegnate per concorso da tempo nella in Sardegna», e che invece «per il momento non saranno aperte».
La questione, come raccontato da FarmaciaVirtuale.it hai propri lettori, è stata più volte al centro delle attenzioni di media e mondo della politica. Si sono rincorse voci su un imminente sblocco, poi smentite. E consiglieri regionali come Marcello Orrù, del Partito sardo d’Azione, si sono ripetutamente interessati della vicenda. «Il bando di concorso straordinario – prosegue Bianchi – è stato pubblicato dalla Regione Sardegna all’inizio del 2013, ma allo stato attuale non sono state ancora stilate le graduatorie definitive. Tutto si è bloccato in seguito a una sentenza del dicembre 2015 del Consiglio di Stato che si è pronunciato sulla legittimità del metodo di determinazione della maggiorazione di punteggio per i farmacisti rurali in relazione a un precedente concorso ordinario. L’ipotesi è quella di adottare i nuovi criteri dettati dalla sentenza al concorso straordinario. In questo modo verrebbero meno, a nostro avviso, i principi di uniformità su cui si è basata tutta la procedura concorsuale nazionale. In alcune regioni, infatti, le sedi farmaceutiche sono già state aperte e il cambiamento in itinere dei parametri per l’attribuzione dei punteggi darebbe avvio senza dubbio a un numero rilevante di ricorsi, in particolare da parte dei partecipanti in forma associata, molti dei quali si sono associati proprio in funzione delle regole e dei criteri stabiliti dalla legge e dai bandi». Bianchi quindi critica il fatto che il ministero sita solo ora approfondendo: «Noi avevamo chiesto un intervento concreto», perché è urgente «arrivare a conclusione dell’iter concorsuale».

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