ddl concorrenzaNel corso della seduta di mercoledì 13 luglio, presso la commissione Industria del Senato, si è discusso anche del ruolo del governo nell’ambito dell’iter di approvazione del disegno di legge sulla Concorrenza. In particolare, il primo a parlare è stato uno dei due relatori del provvedimento, Luigi Marino, che ha spiegato di essere rimasto «estremamente perplesso a fronte del parere contrario espresso dal rappresentante del governo in sede di esame dinanzi alla commissione Bilancio su emendamenti che i relatori hanno presentato talvolta su sollecitazione dello stesso esecutivo, o comunque in accordo con esso». Il sottosegretario Gentile ha risposto condividendo di fatto tale affermazione, e spiegando di aver «rilevato criticamente la difformità delle posizioni e dei pareri espressi da diversi rappresentanti del governo nelle differenti sedi dell’esame del disegno di legge in titolo». Il membro del governo guidato da Matteo Renzi ha inoltre assicurato «che nel corso di un prossimo incontro che coinvolgerà vari rappresentanti dell’esecutivo rappresenterò la questione».
Quindi è intervenuto il presidente Mucchetti, che si è unito alla richiesta «di garantire maggiore chiarezza e univocità nell’espressione delle posizioni del governo, evitando così, tra l’altro, di incidere negativamente sul lavoro svolto dalla commissione Bilancio, alla quale vanno riconosciuti la correttezza e l’impegno profuso nell’esaminare il disegno di legge sulla Concorrenza e le numerose proposte emendative e le riformulazioni presentate». Inoltre, lo stesso presidente della commissione Industria ha ribadito «quanto già osservato in precedenti occasioni, anche da altri senatori: la richiesta di relazione tecnica e la sua mancata presentazione non devono essere utilizzati come facile escamotage per eludere una valutazione nel merito delle proposte dei relatori e degli altri senatori».
Infine, a prendere la parola è stato l’altro relatore, Tomaselli. Anche in questo caso, la dichiarazione concorda con le valutazioni che lo hanno preceduto in merito ai rapporti tra governo e Parlamento, nonché per quanto riguarda «le dinamiche interne all’esecutivo, con particolare riferimento all’esame del disegno di legge in titolo». Inoltre, il senatore del Pd ha dichiarato che potrebbe «replicare durante la discussione in Assemblea ad alcuni interventi di membri del governo e di parlamentari circa l’asserito progressivo svuotamento del provvedimento».

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