Le distorsioni che attualmente si vengono a creare sul mercato del lavoro con un uso di comodo delle norme che regolano lo strumento del tirocinio formativo extra-curricolare sono preoccupanti. Ad affermarlo è la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, che manifesta la propria inquietudine attraverso il suo presidente, il senatore Andrea Mandelli: «Il fatto di poter contare su uno stagista in farmacia, retribuito per lo più con 400 euro al mese, in alcuni casi con un contributo della Regione, può infatti sottrarre posti di lavoro regolari in un momento in cui anche la nostra professione è nel pieno di una stagione di crisi». «Nel corso dell’ultimo Consiglio Nazionale – ha proseguito il presidente delle Fofi – mi ero impegnato ad affrontare la questione nel primo Comitato Centrale raggiungibile e in quello svoltosi ieri abbiamo avviato il confronto, anche avvalendoci degli importanti contributi dei presidenti degli Ordini provinciali che per primi hanno segnalato la situazione».
Sulla questione è intervenuto anche il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, vice presidente della federazione, che ha spiegato: «Ovviamente condividiamo lo spirito alla base del concetto di tirocinio. Formare nell’ambiente di lavoro i giovani laureati è fondamentale, così come farli partecipi delle reali condizioni in cui si svolge la professione, ma questo non deve trasformarsi in una forma di precariato sovvenzionato che peggiori livelli occupazionali già preoccupanti come più volte denunciato dalla Federazione».
Il Comitato Centrale della FOFI ha deciso pertanto di convocare su questo tema la prossima assemblea dei delegati regionali, al fine di definire il quadro nazionale dell’effettiva applicazione di questo istituto che assume aspetti, anche normativi, differenti sul territorio nazionale.
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