vendita farmaci onlineIn una lettera inviata alla Fofi e ad una serie di associazioni di farmacisti, il ministero della Salute ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla vendita online di medicinali senza obbligo di prescrizione. «Si rende doveroso richiamare l’attenzione dei titolari delle farmacie e degli esercizi commerciali di cui all’art. 5 del Dl 223/2006 che non è consentita alcuna attività di vendita online di medicinali senza obbligo di prescrizione in assenza della preventiva autorizzazione all’uopo rilasciata dalla competente Regione o Provincia autonoma. Parimenti, non è consentito avviare detta attività prima della registrazione nell’elenco dei soggetti autorizzati alla vendita a distanza». Nel caso non si ottemperasse all’intera procedura, infatti, l’attività si configurerebbe come una vendita al pubblico al di fuori della farmacia». Inoltre, il ministero ricorda che «i distributori all’ingrosso di medicinali non possono effettuare la vendita online» e che i farmacisti che sono anche in possesso dell’autorizzazione alla distribuzione possono vendere unicamente i medicinali acquistati dalla farmacia, destinati alla cessione al pubblico e conservati presso il magazzino della stessa farmacia. «Il farmacista, infatti, essendo l’unico responsabile della vendita del farmaco e dovendo effettuare, per obbligo professionale, la verifica dell’integrità del farmaco venduto, della corretta conservazione dello stesso, della corrispondenza tra quanto ordinato e quanto spedito, deve prendere in carico il medicinale, entrandone nel materiale possesso, prima di qualunque spedizione al cliente». Ancora, si specifica che le autorizzazioni consentono l’uso di specifici siti internet, il cui indirizzo è esplicitamente indicato: «Tale indirizzo web è strettamente correlato alla sede fisica che dispensa medicinali al pubblico e deve riportare tutti gli elementi richiesti. L’utilizzo di siti intermediari, piattaforme per l’e-commerce, o app per smartphone non è consentito». Per quanto concerne le spese di spedizione, poi, esse possono essere cancellate al raggiungimento di un determinato importo anche per i medicinali, ma a patto «che tale pratica commerciale sia adottata a tutte le categorie merceologiche e non solo alla vendita di farmaci». Infine, il ministero sottolinea che anche i prodotti omeopatici sono vendibili online, a condizione che il produttore non abbia indicato in etichetta che il medicinale può essere venduto solo dietro presentazione di ricetta medica.

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