Con 30 voti favorevoli e 10 non votanti, il Consiglio regionale ha approvato la Proposta di legge numero 72 “Modifica alla legge regionale 14 maggio 1991, numero 21 (Norme per l’esercizio delle funzioni in materia farmaceutica)”, presentata dal Partito democratico. Sono anche stati approvati due emendamenti presentati dalla lista Chiamparino per il Piemonte, volti a confermare la differenza tra la farmacia, che le norme considerano “presidio sanitario” e la parafarmacia.
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Con il nuovo testo si modifica la legge regionale precedente, che impediva l’utilizzo di apparecchi autodiagnostici al di fuori delle farmacie. Tuttavia il decreto legislativo 332/2000, definisce tali strumenti come “qualsiasi dispositivo predisposto dal fabbricante per essere usato a domicilio da parte di profani, quali persone non esperte di test diagnostici” e la Corte di Cassazione ha affermato che non si configurerebbe differenza tra il caso in cui gli apparecchi vengano messi in funzione dagli utilizzatori stessi o dal personale più esperto del loro funzionamento.
L’intervento da parte di Forza Italia ha sottolineato come all’interno della maggioranza si sia creata questa norma e poi un rappresentante dei farmacisti sempre dall’interno della maggioranza, seppur legittimamente e in maniera trasparente, abbia “di fatto con i suoi emendamenti reso quasi inutile questo testo, che praticamente non fa altro che confermare quanto le norme precedenti già prevedono”.
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