Lo studio associato Bacigalupo-Lucidi ha commentato gli ultimi sviluppi riguardanti gli interpelli relativi al concorso straordinario per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche sul territorio della regione Puglia. Quest’ultima, hanno spiegato gli avvocati in una nota, «aveva mostrato per lungo tempo di volersi allineare alla scelta della Toscana (che tutti abbiamo criticato) sottraendo ai “primi interpellati” le sedi – più o meno una trentina – oggetto di impugnative non ancora decise con sentenze passate in giudicato. Ma proprio in extremis sono prevalsi i principi del diritto amministrativo, oltre a quelli della pura ragionevolezza, e nel primo interpello sono state offerte via posta elettronica certificata ai primi 188 graduati (che dovranno rispondere per la stessa via entro le ore 18 di venerdì 18 dicembre 2015) anche le sedi “in bilico”».
I legali dello studio fanno riferimento in particolare alla deliberazione della giunta regionale numero 2159 del 9 dicembre 2015, «nella quale l’avvocatura della Puglia – a differenza di quella della Toscana – parrebbe aver contribuito ad orientare la stessa giunta nella direzione giusta (che in pratica dovrebbero intraprendere anche altre regioni, come l’Emilia-Romagna e la Lombardia), quella cioè di rendere edotti gli interpellati dello “stato” delle sedi contestate e permettere loro quindi di esprimere in risposta all’interpello ordini di preferenze pienamente consapevoli».
«Invece – conclude lo studio Bacigalupo-Lucidi – la Puglia sta purtroppo inanellando un errore dopo l’altro, e tutti molto gravi, nel procedimento di revisione ordinaria delle piante organiche dei comuni pugliesi». Gli avvocati spiegano che torneranno a breve su quest’ultima questione.
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