rapine in farmaciaI farmacisti del tireranno un sospiro di sollievo: il Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria, infatti, per il 2014 delinea un quadro a tinte molto meno fosche rispetto al passato. Il rapporto è stato presentato il 12 novembre, in occasione della Giornata della sicurezza indetta dall’OSSIF, Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine. L’Osservatorio è stato avviato nel 2008, in collaborazione con il Servizio analisi criminale del Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’interno: è composto da Poste Italiane, Confcommercio-Imprese per l’Italia, Federazione italiana tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma e Unione petrolifera.

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In linea generale il 2014 vede un trend molto positivo, con un calo complessivo delle rapine pari al 10,4%: si va dal -37% delle banche, al -25% degli uffici postali, al -14% di farmacie e distributori di carburante, fino al -12% delle tabaccherie a al -10% degli esercizi commerciali. Il settore farmaceutico resta quello più a rischio, con un indice pari a 5,9 rapine ogni 100 farmacie: c’è da dire che la situazione l’anno precedente era ben più grave, con 7 rapine su 100 esercizi. Seguono gli uffici postali (3,1 rapine ogni 100 punti operativi), le filiali bancarie con 2,5, i distributori di carburante (2,1) e le tabaccherie (0,8).

La regione in cui le farmacie sono più flagellate è la Lombardia, dove si è assistito a 323 rapine nel 2014, 242 delle quali si sono concentrate nel suo capoluogo. Solo un anno prima, tuttavia, nella regione si erano toccati i 505 episodi. All’estremo opposto della Penisola, la Sicilia vede una preoccupante recrudescenza e passa in un anno da 125 a 163 rapine: particolarmente allarmante la situazione nelle città di Messina (+725%, da 4 a 33 rapine) e Catania (+70%, da 50 a 85). Peggiora il quadro anche nel Lazio, che passa da 118 a 160 rapine, concentrate quasi esclusivamente a Roma, che passa in un anno da 123 a 153 episodi. La regione Campania passa da 95 a 120 e in testa alla poco invidiabile graduatoria è il suo capoluogo Napoli, con 96 rapine nel 2014. Confortante, invece, il -46% della Puglia, che passa dai 115 episodi del 2013 ai 62 del 2014.

Quadro del tutto opposto, e ben più allarmante, è invece quello dei furti. «Nel 2014 – si legge nella sintesi del rapporto diffusa da Federfarma – è stata infatti registrata una recrudescenza del 39% nelle farmacie, del 22% in banca, del 20% ai distributori di carburante, del 14% negli uffici postali, del 12% nelle tabaccherie e del 2% negli esercizi commerciali». Nelle farmacie si sono registrati ben 1.139 furti, il 38,6% in più rispetto al 2013.

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