federfarmaIn una lettera inviata alle associazioni provinciali e alle unioni regionali Federfarma ha annunciato la realizzazione, con cadenza annuale, di una nuova pubblicazione. Essa sarà finalizzata a «far conoscere meglio agli interlocutori istituzionali la realtà della farmacia italiana. Nel corso dei numerosi incontri con opinionisti, politici, esponenti delle istituzioni, amministratori di enti pubblici, è emersa, infatti, la necessità di mettere a disposizione dei referenti della categoria un quadro preciso, periodicamente aggiornato, di rapida e facile consultazione, sui “numeri” della farmacia, sui servizi e sulle attività che essa svolge».
La prima edizione, ha annunciato l’associazione di categoria, dovrebbe essere pubblicata nei primi mesi del 2016, e si riferirà all’anno 2015: «A tal fine verranno richiesti dati e cifre a diverse fonti, sia nazionali che internazionali. Tuttavia, per offrire un quadro completo della realtà della farmacia è indispensabile la collaborazione delle associazioni provinciali e delle unioni regionali, che dispongono di informazioni fondamentali sulla situazione della farmacia a livello territoriale». A tal fine, Federfarma ha chiesto tre tipologie di dati: in primo luogo, «il numero di farmacie che garantiscono servizio notturno in ogni capoluogo di provincia», quindi, «un elenco dei servizi offerti dalle farmacie» e, infine, «le principali campagne di educazione o prevenzione sanitaria, relative all’anno 2015, a cui le farmacie del territorio hanno partecipato». I dati dovranno essere inviati dalle divisioni locali dell’associazione entro il 15 dicembre 2015, tramite e-mail.
La specifica dei servizi offerti dovrà essere effettuata per mezzo di una tabella in cui sono richiamati tutti i servizi che possono essere stati erogati dalle farmacie: ad esempio, quelli di assistenza integrativa per pazienti incontinenti, diabetici, celiaci o nefropatici. Ma nel documento si può specificare anche l’eventuale presenza di altri professionisti (infermieri, fisioterapisti) in farmacia, così come del servizio CUP (nonché le relative modalità di pagamento, se previste). Ancora, le divisioni locali di Federfarma potranno comunicare l’eventuale promozione di campagne di screening (tumore del colon-retto, ipertensione, diabete o altro), e potranno indicare se sono stati effettuati test di autoanalisi di prima istanza sui pazienti, come quelli per glicemia, colesterolo, trigliceridi, emoglobina, emoglobina glicata, transaminasi, ematocrito, creatinina. Ma anche quelli riguardanti ovulazione, menopausa, gravidanza, e quelli di secondo livello, come ad esempio gli esami della pressione arteriosa, della capacità polmonare, gli elettrocardiogrammi, e gli Holter.

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