Prevenzione e promozione dei corretti stili di vita, al fine di ridurre l’impatto sociale ed economico della patologia del diabete; partire dal basso, dalla rete, dai pazienti, ma anche dai cittadini, dalle scuole e dalle famiglie; promuovere e sostenere una legislazione innovativa per la regolazione delle attività di prevenzione e gestione del diabete; introdurre nell’attività legislativa, amministrativa e di governo, ogni possibile azione volta a ridurre le disuguaglianze ad oggi esistenti per l’accesso all’informazione e alla cura del diabete: questi i temi sul tavolo degli Stati Generali del Diabete che, alla vigilia della giornata mondiale, si terranno a Roma domani 13 novembre dalle ore 9,00 nell’Auditorium “gen. Cosimo Piccinno” del Ministero della Salute.
Promossi dall’intergruppo parlamentare “Qualità della vita e diabete” presieduto dal sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri (CoR), componente della Commissione igiene e Sanità del Senato e dall’on. Lorenzo Becattini (Pd), gli Stati Generali vedranno la partecipazione di numerosi e autorevoli esperti nel settore. Parteciperanno, tra gli altri, il sottosegretario alla Salute, De Filippo, la presidente della Commissione Sanità del Senato, De Biasi, il sen. Mandelli e la senatrice Bianconi, l’on. Gero Grassi.
Per l’occasione, sarà consegnata al ministro della Salute, Lorenzin, la “prima Carta degli Stati Generali sul diabete”.
“Di fronte ai dati allarmanti sul numero di persone oggi affette da diabete e sullo sviluppo della patologia nei prossimi anni”, spiega d’Ambrosio Lettieri, “alzare la guardia, rendendo operativo il piano nazionale adottato dal nostro Paese nel 2013, ci è sembrata non solo una necessità, ma un dovere. L’istituzione di questo intergruppo parlamentare ha posto le premesse indispensabili per un’azione comune, al di là delle appartenenze politiche, perché l’intervento di prevenzione, innanzitutto, possa rivelarsi davvero efficace. Si stima, infatti, che, senza un impegno comune per prevenire il diabete, in meno di 25 anni ci saranno oltre 592 milioni di persone con diabete al mondo. Una patologia che conta sino al 2013 più di 5 milioni di morti e costi sempre più insostenibili. Solo in Italia il diabete interessa oltre 4 milioni di persone, senza contare quelle a rischio di sviluppare la malattia, che sono oltre 2 milioni e mezzo. Controllo, prevenzione, promozione delle buone prassi, collaborazione interprofessionale e pari accesso a cure e informazione su tutto il territorio nazionale: sono i punti imprescindibili al centro del nostro programma”.
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