Distribuzione e commercio di medicinali: i chiarimenti del ministero

Il ministero della Salute ha pubblicato una nota per rispondere ad un quesito sollevato nel mese di agosto del 2015 dall’Azienda sanitaria locale di Mantova. La domanda riguardava i comportamenti che devono essere adottati dalle farmacie che sono in possesso anche delle autorizzazioni necessarie per effettuare la distribuzione all’ingrosso di medicinali.
In particolare, riferisce Federfarma in un comunicato stampa, la nota ministeriale chiarisce che «il titolare di farmacia che dispone anche di un’autorizzazione per la vendita all’ingrosso di farmaci non può ridistribuire come grossista i medicinali acquistati dalla farmacia: le due attività di distribuzione all’ingrosso e di vendita dei medicinali devono essere assolutamente separate tra loro, anche se svolte dalla medesima persona». Si tratta di una presa di posizione netta da parte dell’amministrazione pubblica, tanto da spingere l’associazione di categoria dei farmacisti a parlare di «tolleranza zero. È la linea seguita da Federfarma, che trova un’autorevole conferma da parte del ministero: i medicinali acquistati dalla farmacia devono essere venduti esclusivamente al pubblico e non ad altro distributore o ad altre farmacie».
«Abbiamo accolto con soddisfazione il parere del ministero della Salute – ha commentato Annarosa Racca, presidente del sindacato -. Dalla direzione generale dei Dispositivi medici e del Servizio farmaceutico del dicastero arriva infatti un chiarimento che dà ragione a quanto sosteniamo da sempre. Il rispetto delle regole e dei ruoli è fondamentale per garantire la massima trasparenza ed efficienza del servizio farmaceutico sul territorio, a tutela della salute del cittadino. Per questo chiediamo che anche per quanto riguarda le esportazioni effettuate dai grossisti sia data concreta applicazione alla norma in virtù della quale, prima di vendere all’estero, deve essere soddisfatta l’intera domanda del mercato interno».