Il servizio di consegna a domicilio di medicinali, ideato per andare incontro alle esigenze di persone particolarmente fragili (e dunque impossibilitate a recarsi autonomamente in farmacia), è attivo ormai da un mese e mezzo. E il bilancio, fino a questo momento, è decisamente positivo. A spiegarlo è Federfarma, attraverso le parole del suo presidente, Annorosa Racca, secondo la quale «il servizio ha dimostrato di funzionare, ed è apprezzato dai cittadini che cominciano a conoscerlo e ad utilizzarlo».
Dal 20 luglio 2015, infatti, i pazienti possono chiamare il numero verde 800 189 521, attivo i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 18:00. Finora a sfruttare il servizio sono state circa 2 mila persone, che sono state messe in contatto con la farmacia più vicina per ottenere il farmaco di cui avevano bisogno. Un numero giudicato «significativo» dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «È la prova più evidente che l’iniziativa messa in campo da Federfarma è molto importante, soprattutto per gli anziani. Il servizio sanitario è tutto impegnato per dare ai cittadini efficienza. La farmacia, in questo senso, è spesso uno dei primi presidi per il cittadino, penso soprattutto ai residenti in piccoli comuni, in montagna o nelle isole. Costruire una sanità capace di raggiungere tutti è il nostro obiettivo».
«Si tratta – aggiunge Racca – di una risposta concreta a quei cittadini che hanno realmente difficoltà a spostarsi, confermando che la farmacia risponde alle esigenze della popolazione e che chi può farlo preferisce comunque andare nella farmacia sotto casa. Grazie alla capillarità della rete, alla professionalità e alla disponibilità di coloro che in esse operano, i soggetti fragili hanno così potuto ricevere a casa propria i medicinali di cui hanno bisogno. Proprio per agevolare le persone più in difficoltà il servizio è stato attivato all’inizio del periodo estivo, quando il caldo e le partenze delle famiglie per le vacanze rendono i malati ancora più soli». Nella stessa ottica di incrementare la qualità dei servizi resi ai pazienti, vanno menzionati anche l’allungamento degli orari di apertura e lo sviluppo di nuovi servizi come le autoanalisi di prima istanza, i servizi di telemedicina e le campagne educative e di screening, il Cup in farmacia, il pagamento ticket e il ritiro dei referti, nonché la fornitura di prestazioni di altri operatori sanitari come infermieri o fisioterapisti.
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