Come noto, a partire dal 1 luglio anche in Italia verrà avviata la vendita online di farmaci senza prescrizione medica, secondo quanto previsto dal decreto legislativo numero 17 del 19 febbraio 2014. L’Aifa, in una nota pubblicata sul proprio sito internet, ricorda che «si tratta di una novità assoluta per il nostro Paese, che renderà il mercato italiano allineato a quanto già avviene in altri Stati d’Europa».
«La vendita a distanza – spiega l’Agenzia del Farmaco – sarà consentita solo a farmacie e negozi che hanno già titolo alla vendita di medicinali». Le farmacie online «saranno riconoscibili, e quindi distinguibili da quelle illegali, attraverso il “logo comune”, un bollino di sicurezza condiviso e coerente a livello europeo rilasciato a cura del ministero della Salute». L’Aifa riporta inoltre il contenuto di una comunicazione dello stesso ministero, che fa sapere come esso stia per emanare un decreto ad hoc con il quale verrà definito tale logo identificativo nazionale: «Successivamente sarà possibile mettere in piedi le procedure finalizzate alla vendita dei soli medicinali SOP. In particolare, l’autorizzazione per tale attività dovrà essere rilasciata dalla Regione o Provincia autonoma ovvero dalle altre Autorità competenti, individuate dalla legislazione locale sulla base di una specifica richiesta contenente gli elementi identificativi della farmacia o esercizio commerciale e, ovviamente, l’indirizzo del sito web utilizzato per la vendita online». Una volta ottenuta l’autorizzazione, l’interessato potrà rivolgersi al ministero stesso per ottenere l’assegnazione del bollino.
«Per garantire i massimi livelli di sicurezza – aggiunge ancora l’Aifa – in sede di progettazione del logo sono state fissate una serie di caratteristiche tecniche, con l’obiettivo di prevenire ogni eventuale utilizzo fraudolento». Il bollino sarà inoltre brevettato, al fine di intervenire rapidamente con provvedimenti e sanzioni in caso di usi inappropriati. Una lista ufficiale di tutte le farmacie che operano legalmente su internet sarà inoltre pubblicata sul sito del ministero: ad essa gli utenti potranno accedere cliccando sul logo. «Sarà importante – prosegue la nota – continuare a diffondere la massima conoscenza sui rischi legati agli acquisti on line di farmaci, come da tempo L’Aifa si impegna a fare attraverso le attività di lotta alla contraffazione farmaceutica. Fin dal 2011 abbiamo avviare campagne di chiusura dei siti illegali grazie ad un accordo di collaborazione siglato con l’agenzia statunitense di intelligence Legitscript». Negli ultimi mesi, inoltre, alcune delle attività di contrasto avviate dall’agenzia «sono state consolidate in più ampi progetti inter-istituzionali: la task-force Impact Italia è stata ampliata e trasformata in task-force nazionale anti-contraffazione, mentre il Tavolo di collaborazione intersettoriale sulle e-pharmacies è stato formalizzato in una conferenza dei Servizi. Questo nuovo gruppo di lavoro ha il compito di ricevere ed analizzare tutte le segnalazioni relative a siti web sospetti dediti alla vendita di medicinali e identificare le violazioni alla disciplina sulla vendita a distanza al pubblico.».
L’Aifa ricorda infine che proseguirà la propria attività di sorveglianza sulla vendita illegale di farmaci on line, «anche attraverso la partecipazione a operazioni internazionali di polizia e doganali come la recente “Pangea VIII”, che dal 9 al 16 giugno scorso solo presso i principali porti e aeroporti italiani ha portato al sequestro di oltre 90 mila unità di farmaci illegali o falsi». Al contempo sono previste attività di sensibilizzazione di consumatori « affinché maturino la consapevolezza del pericolo che si corre affidandosi a siti illegali».
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