È stato eletto il direttivo che guiderà Federfarma Benevento per il prossimo triennio. Alla testa del sindacato dei titolari di farmacia della provincia campana è stato confermato Tommaso Cusano, che resterà dunque in carica; i vice presidenti sono Manna e De Libero. «Abbiamo trascorso un primo periodo di tre anni – spiega il presidente rieletto – particolarmente travagliato. Non appena insediati abbiamo dovuto fronteggiare la questione dei presidi per i diabetici in farmacia. Per effetto di una gara bandita dalla regione Campania, tale servizio era stato assegnato ad una società: ciò ha tuttavia comportato problemi in termini di consegne e qualità dei prodotti. Per questo erano stati presentati due ricorsi, dapprima al Tribunale amministrativo regionale e successivamente al Consiglio di Stato, che sono stati accolti. Quindi l’onere è tornato sulle farmacie: mi sono insediato alla presidenza dell’associazione nel maggio 2012, e già dal 1 luglio dello stesso anno i titolari hanno dovuto riprendere in mano il servizio».
Ma Cusano si dice preoccupato anche per la situazione più generale del settore delle farmacie: «In Italia esistono circa 17 mila farmacie. Togliendo quelle ospedaliere rimaniamo in 15 mila, e il numero di coloro che risultano a rischio default è ormai molto alto. Si tratta di una situazione allarmante, tanto più in ragione della volontà di numerosi governi di imporci il modello della grande distribuzione». Il presidente di Federfarma Benevento si dice anche particolarmente scettico rispetto ai concorsi straordinari per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche: «Personalmente non credo che nemmeno uno andrà in porto: si tratta di concorsi che si basano solamente sui titoli e chi partecipa è sostanzialmente costretto a mettersi in società con altri colleghi. Visti i margini di guadagno attuali, mi domando se chi otterrà una sede riuscirà a garantirsi un reddito accettabile».
Per quanto riguarda il prossimo triennio, inoltre, Cusano, spiega che la prossima battaglia sarà «quella dell’ossigeno liquido. Anche in questo caso abbiamo perso la distribuzione per effetto di una gara pubblica. Presenteremo ricorso al Tar. Per una questione di principio ma anche per una ragione semplice: l’ossigeno è un farmaco a tutti gli effetti».
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