Usa, crescono le farmacie indipendenti sostenute dall’Obamacare (Trump permettendo)

Mentre centinaia di farmacie indipendenti nello Stato americano del Massachusetts hanno chiuso nel corso degli ultimi decenni, più di recente si è riscontrata un’inversione di tendenza. A darne notizia è l’American Pharmacists Association (APA), che attraverso il direttore esecutivo della Massachusetts Independent Pharmacists Association, Todd Brown, ha sottolineato come il numero di esercizi attivi sul territorio sia risultato in aumento negli ultimi anni. «A fronte di un piccolo quantitativo di chiusure, abbiamo registrato numerose aperture – ha spiegato il dirigente -. In questo modo siamo in grado di dire che il totale delle farmacie indipendenti presenti è aumentato del 2-3 per cento rispetto ai dati di un paio di anni fa». A dare nuovo impulso al mercato delle farmacie non legate alle grandi catene è stato, secondo la stessa associazione di categoria, l’Affordable Care Act. Ovvero la riforma del sistema sanitario degli Stati Uniti voluta dall’ex presidente Barack Obama (non a caso nota come «Obamacare»): «Essa – spiega l’APA – ha fatto sì che un numero crescente di cittadini americani potesse permettersi un’assicurazione sanitaria, e fosse di conseguenza in grado di pagare i medicinali prescritti dai medici». Una buona notizia per le farmacie, che hanno potuto contare su un flusso di entrate nuovo. Tuttavia, è noto il fatto che il nuovo presidente Donald Trump si è scagliato contro la riforma di Obama, promettendo nel corso della campagna elettorale di cancellarla al più presto dall’ordinamento americano. Occorrerà dunque verificare se tale cambiamento diametrale comporterà delle conseguenze sul mercato. Per ora, la Casa Bianca ha incassato il via libera del Congresso all’abrogazione, ma dovrà ottenere anche quello – apparentemente ben più complicato – del Senato, dove anche numerosi parlamentari repubblicani hanno dichiarato di non voler sostenere la politica del nuovo presidente.
Ma a sostenere le farmacie indipendenti, ha aggiunto Brown, è anche il servizio offerto alla clientela: «È proprio in questo modo – ha sottolineato – che possiamo continuare a competere con le catene di farmacie».