rinnovo convenzione farmacieIl presidente della Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati (Sisac), Vincenzo Pomo, ha fatto sapere attraverso una nota diffusa sul proprio sito internet che le organizzazioni sindacali delle farmacie pubbliche e private, Federfarma e Assofarm, sono state convocate presso la propria sede a Roma il il giorno martedì 7 novembre 2017, alle ore 10.30, per il prosieguo delle trattative di rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con le farmacie pubbliche e private. «Le delegazioni trattanti – specifica nel testo la Sisac – dovranno essere accreditate, secondo quanto disposto dall’Accordo di Regolamentazione dell’accesso ai tavoli negoziali del 10 ottobre 2017, entro le ore 12,00 del giorno precedente l’incontro con comunicazione del legale rappresentante della sigla sindacale al seguente indirizzo segreteriatecnica@pec.sisac.info. Come riportato da FarmaciaVirtuale.it, dopo la seduta del 10 ottobre il presidente di Farmacieunite Franco Gariboldi Muschietti aveva tuonato contro la decisione di escludere la propria sigla dal tavolo: «Riteniamo che le 500 farmacie che aderiscono alla nostra associazione abbiano il sacrosanto diritto di essere rappresentate al tavolo per il rinnovo della convenzione, dalle quali sono invece escluse per un’applicazione letterale, discutibile già in premessa, delle norme sulla rappresentatività sindacale. Quelle norme, infatti, si riferiscono ad altri ambiti, che sono propriamente quelli dei contratti collettivi nazionali di lavoro, certamente diversi e non assimilabili al caso di specie, che è quello di una negoziazione per il rinnovo di un accordo convenzionale. Per vedere riconosciuto quel diritto, è bene dirlo subito e con chiarezza, Farmacieunite non lascerà nulla di intentato». Nel merito della trattativa, Francesco Schito, segretario generale di Assofarm, aveva affermato all’inizio di settembre che l’avvio del tavolo rappresentava un passaggio «storico» per le farmacie italiane. Queste ultime, aveva aggiunto, «potranno far risparmiare se si investirà maggiormente su di loro. Più spesa produttrice di efficienza uguale più risparmio per il SSN. L’alternativa a questa linea di sviluppo è la “giungla” della nuova legge sulle liberalizzazioni».

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