La Fnovi, Federazione nazionale ordini veterinari italiani, con una nota indirizzata alla competente Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute, ha chiesto un incontro al fine di condividere alcune apprensioni legate allo stato di implementazione della ricetta veterinaria elettronica.
Come si legge nel comunicato diramato dalla Federazione, infatti, la stessa, «unitamente agli Ordini provinciali sta partecipando attivamente alla fase di sperimentazione svolgendo in argomento una intensa attività informativa e formativa», per questo motivo, spiega «continua infatti ad essere destinataria di numerose richieste di delucidazioni ed informazioni da parte dei medici veterinari che si stanno adoperando per trovarsi pronti il 1° settembre».
La Fnovi «si è quindi fatta interprete dei problemi segnalati dai professionisti, che stanno solo in questi giorni utilizzando l’applicazione in campo reale. L’incontro richiesto vuole essere l’occasione per verificare alcune criticità emerse soprattutto in riferimento all’applicazione negli animali da affezione».
La nota giunge a distanza di qualche giorno da quella del Sivelp, Sindacato dei veterinari liberi professionisti, che in una lettera al ministro della Salute chiedevano una transizione graduale al fine di prevenire una crisi di sistema.
Anche Federfarma e Assofarm, dal canto loro, avevano chiesto ai primi di luglio, al ministero della Salute, di poter rimandare la partenza della ricetta elettronica veterinaria, previsto per il 1° settembre 2018.
In una lettera inviata alla direzione generale della Sanità animale e dei Farmaci veterinari del ministero della Salute, le due associazioni di categoria avevano spiegato che «a meno di due mesi dall’entrata in vigore della ricetta elettronica veterinaria non è stato ancora approvato il decreto ministeriale con tutte le specifiche tecniche necessarie a garantire alle farmacie sia un test sul corretto funzionamento del nuovo sistema che l’integrazione dei propri gestionali con le novità relative alla tracciabilità del farmaco veterinario e all’erogazione dei farmaci oggetto di ricetta elettronica».
Nella lettera inviata al dicastero sia Federfarma che Assofarm avevano fatto riferimento, tra le altre cose, alla mancanza di tempo per poter «aggiornare i software gestionali di tutte le farmacie italiane».
Tuttavia, secondo alcune informazioni in possesso da FarmaciaVirtuale.it, già nell’aprile del 2018 le software house erano state invitate ad un tavolo tecnico con l’obiettivo di condividere le logiche operative del sistema della ricetta elettronica e approfondire la tracciabilità dei medicinali veterinari. Occasione andata persa in quanto disertato dalla quasi totalità delle software house del mondo della farmacia.
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