La problematica dei farmaci introvabili è ben nota ai farmacisti che, mai come in questo periodo, sono costretti a fare enormi sacrifici per procurare farmaci sottratti dal ciclo di distribuzione ed inviati all’estero per alimentare un business da svariati miliardi di Euro, quello del parallel trade farmaci.
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Nel corso delle nostre ricerche, per comprendere meglio a quali dinamiche è soggetto il parallel trade farmaci, ci siamo imbattuti in un interessante studio, che seppur datato, spiega nel dettaglio cosa si cela dietro quello che è un vero e proprio un business nel business.
Il parallel trade farmaci è un’anomalia di cui tutti sono a conoscenza, in perfetta regola rispetto alla legislazione vigente. Anomalia che si riassume in una rincorsa all’approvvigionamento, da parte di grossisti farmaceutici, farmacie e società create ad-hoc, di tutti quei farmaci che all’estero frutterebbero centinaia di Euro in più per confezione e che appunto vanno ad alimentare l’esportazione di farmaci, creando evidenti danni alle farmacie, ma soprattutto ai pazienti.
A pagare il conto è però l’industria farmaceutica che perde dai 3,5 ai 4,5 miliardi di Euro e che, a causa di ciò, è costretta a ridurre le quote investite in ricerca e sviluppo.
Industria che per arginare la problematica del parallel trade dei farmaci, contingenta i farmaci in base a dei rigidi schemi di sell out.
Il parallel trade farmaci in Europa, lo studio
Lo studio Il Parallel Trade dei farmaci in Europa, a cura di Fabrizio Gianfrate, Docente di Economia Sanitaria, Organizzazione Aziendale, Marketing e Distribuzione del Farmaco presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Ferrara e docente alla LUISS Business School, edito per conto di I-com, Istituto per la Competitività, risale al 2009 ma è una vera e propria bibbia dell’import export.
Analizza nei dettagli il processo del parallel trade farmaci, mettendo a confronto i prezzi ex-factory dei farmaci nei differenti paesi europei, stabilendo con precisione quali siano le molecole soggette al parallel trade e chi siano i soggetti fortemente interessati a questa pratica. Lo studio pone l’accento sui prò e i contro del parallel trade farmaci e dimostra come questa pratica sia utilizzata da alcuni Stati per risparmiare nell’acquisto di farmaci e non gravare sui bilanci nazionali.
Trentasei pagine da leggere per capire chi e come riesce a muovere miliardi di Euro senza che nessuno Governo alzi un dito, mentre alcuni lucrano a dismisura sul già lucroso business farmaceutico.
Scarica lo studio
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