farmacistiUno studio pubblicato sul Journal of Pharmacy Practice, e intitolato “Implementation and evaluation of a pharmacist-led hypertension management service in primary care: outcomes and methodological challenges”, spiega quale possa essere l’apporto dei farmacisti in materia di attuazione e valutazione delle cure somministrate al fine di contrastare l’ipertensione. L’analisi è stata curata da un gruppo di docenti e ricercatori della University of Technology e del Woolcock Institute of Medical Research, entrambi di Sydney, assieme ad altri esperti della University of Newcastle e del Hornsby Ku-ring-Gai Hospital, sempre in Australia. «La mancanza di ottimizzazione delle cure – hanno spiegato gli studiosi – e la scarsa aderenza rispetto ai trattamenti prescritti, così come un monitoraggio non adeguato del decorso, sono elementi che possono contribuire a peggiorare i valori della pressione sanguigna nei pazienti affetti da ipertensione». L’obiettivo dello studio è stato di valutare i risultati che possono essere garantiti grazie all’introduzione di un servizio di gestione della patologia e della cura da parte dei farmacisti. A tale scopo è stato chiesto ad alcuni professionisti territoriali di individuare e costituire tre gruppi, uno di controllo e due di intervento: tra questi ultimi, in un caso si è scelto un monitoraggio “avanzato”, in un altro un approccio più “leggero”. A entrambi i gruppi di intervento è stato fornito un servizio di monitoraggio e di screening della pressione sanguigna (con, appunto, due versioni diverse tra loro). La conclusione alla quale sono giunti i ricercatori è che «un approccio collaborativo in termini di monitoraggio della pressione sanguigna può consentire di migliorare i tassi di aderenza alla cura e di ottimizzare l’approccio terapeutico». Ma occorre anche considerare «che l’intervento dei farmacisti può comportare dei cambiamenti nei comportamenti dei pazienti, che a loro volta possono influire sulle cure». I risultati migliori, infatti, sono quelli che sono stati registrati tra coloro che hanno fatto parte del gruppo di intervento “leggero”, nel quale il farmacista è stato presente ma non in modo troppo marcato.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.