federsalusIn forte sviluppo l’industria degli integratori alimentari, che rappresenta un’eccellenza italiana in termini di qualità e innovazione e continua ad essere un attore importante per la crescita dell’economia nazionale. Lo evidenzia l’indagine del Centro Studi FederSalus sull’industria degli integratori alimentari, giunta alla seconda edizione, che ha coinvolto 112 tra le aziende associate. I dati emersi dalla ricerca dell’Associazione Nazionale Produttori e Distributori di Prodotti Salutistici fotografano il comparto dinamico e articolato che negli ultimi dodici mesi mobili ha registrato un incremento del fatturato del 6% e una variazione positiva dei volumi di vendita del 4,8%: il valore di mercato è pari a 2,7 miliardi di euro per un totale di circa 193 milioni di confezioni vendute. Si parla 77.500 euro stimati in termini di produttività del lavoro, in linea con i livelli mediani più elevati riscontrati nell’economia italiana. Il fatturato totale della filiera stimato a fine 2015 è di 1.080 milioni di euro, ottenuto impiegando un numero di 9000 addetti, inclusi informatori medico scientifici e agenti di vendita: un risultato che evidenzia un incremento del 5,4% rispetto all’indagine precedente. L’industria degli integratori alimentari è composta da imprese che investono: oltre il 50% di quelle che hanno partecipato alla ricerca, ha dichiarato di aver incrementato gli investimenti in innovazioni di prodotto, marketing e comunicazione, impianti e nuovi macchinari, formazione del personale e innovazioni di processo. Si parla inoltre di una filiera italiana decisamente proiettata verso i mercati internazionali: quasi il 70% delle aziende associate ha un fatturato proveniente da export e altre attività all’estero. Si tratta di imprese con dimensioni maggiori che si distinguono per un fatturato medio di 12,2 milioni di euro e operano nel mercato interno da oltre 15 anni: circa il 30% di queste esporta oltre un quarto del fatturato all’estero e per il 47% di loro l’export rappresenta oltre il 50% dei ricavi totali. FederSalus sta lavorando per il riconoscimento istituzionale della Filiera di Qualità, proprio perché questo tipo di certificazione rappresenta un fattore competitivo vincente sui mercati internazionali. L’Associazione entra quindi nella seconda fase, operativa, del Progetto Sestante, definito nel 2016 con KPMG, e il nuovo progetto, chiamato Compass, punta a mettere in pratica nel 2017 e negli anni seguenti i risultati raggiunti lo scorso anno, attraverso la definizione di specifici Cantieri di Lavoro, ognuno con un’area di sviluppo ben definita.
La sfida del settore, secondo l’Osservatorio, è quella di caratterizzarsi per standard di qualità riconosciuti e riconoscibili, definendo il ruolo dell’integratore alimentare, differente sia dall’alimento che dal farmaco.
«L’impegno dell’industria è rafforzare la percezione della Filiera di Qualità – dichiara Marco Testa, Presidente di FederSalus – L’obiettivo è ottenere il riconoscimento presso le istituzioni nazionali e comunitarie del ruolo dell’integratore alimentare in ambito healthcare per il benessere individuale e anche in termini di welfare collettivo e di risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale».

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