L’Associazione Nazionale Produttori e Distributori Prodotti Salutistici (FederSalus) e la Società Italiana di Nutraceutica (SINut) hanno risposto ad un comunicato stampa diffuso dal Gruppo di Lavoro Salute e qualità della vita della Federazione Italiana Scienze della Vita (Fisv), che ha messo in dubbio la sicurezza e l’efficacia degli integratori alimentari facendo riferimento ad un’analisi pubblicata sul Journal of the American Medical Society negli Stati Uniti.
Le due sigle hanno premesso che «gli integratori alimentari non sono specialità medicinali, ma alimenti destinati ad integrare una dieta normale e costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive o di altre sostanze con effetto nutritivo e/o fisiologico». In secondo luogo, «gli ingredienti utilizzati, sia essi vitamine, minerali o altre sostanze con attività nutrizionale o fisiologica, sono elencati nella normativa europea e nazionale che ne definisce frequentemente i dosaggi utilizzabili. In tutti i casi, le sostanze impiegate devono comunque aver fatto maturare una storia sicura di utilizzo e consumo almeno dal 1997». Inoltre, «la sicurezza è garantita da precise regole comunitarie e nazionali differenti da quelle statunitensi, cui si riferisce l’articolo pubblicato sulla rivista americana. La produzione di integratori in Italia avviene in stabilimenti specificatamente autorizzati dalle Regione e sotto il controllo di un responsabile della qualità». FederSalus e SINut hanno quindi aggiunto che «le indicazioni sulla salute riportate sulle etichette degli integratori devono essere autorizzate a livello comunitario, dopo essere state scientificamente vagliate da EFSA (Agenzia europea di sicurezza alimentare)». Mentre «le indicazioni sulla salute relative agli estratti vegetali sono autorizzate dal ministero della Salute italiano». Le due associazioni si sono quindi dette «pienamente consapevoli della necessità di informare e sensibilizzare il consumatore sull’importanza di assumere gli integratori alimentari nel rispetto delle indicazioni riportate in etichetta e di rivolgersi agli specialisti della salute (medici e farmacisti) per ricevere consigli e informazioni sui possibili effetti derivanti dall’assunzione concomitante di farmaci. Siamo da sempre impegnati nel divulgare un’informazione equilibrata e corretta sul piano scientifico sia agli operatori del settore (compresi medici e farmacisti), sia alla pubblica opinione sull’utilizzo razionale ed appropriato degli integratori alimentari». In particolare è stata citata la pubblicazione di un “position paper” rivolto a farmacisti e medici di medicina generale «finalizzato a rispondere alle esigenze informative dei professionisti della salute». Infine, le due sigle hanno ricordato che alcuni integratori alimentari sono particolarmente importanti: è il caso della vitamina D, degli acidi grassi omega 3 e dell’acido folico. Diminuirne l’uso potrebbe comportare «danni che potrebbero ripercuotersi sulla salute pubblica».
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