È scattato il 1 gennaio 2018 l’obbligo di inviare telematicamente i dati dei corrispettivi realizzati tramite distributori automatici privi di “porta di comunicazione”, previo censimento degli stessi e acquisizione del relativo QRCODE identificativo. A ricordarlo è Federfarma, che sottolinea come la trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate, mediante apposito software reperibile sul libero mercato, debba avvenire ogni 60 giorni (i dati dei ricavi realizzati tramite la vending machine il 1 gennaio devono essere perciò inviati entro il 1 marzo). L’associazione di categoria ha anche sottolineato che «per effettuare tale trasmissione la farmacia ha necessità di dotarsi di una App da configurare su un dispositivo mobile (telefono cellulare o tablet) che, una volta associata alla partita IVA del titolare di farmacia e alle vending machine utilizzate, consente di inserire manualmente i ricavi realizzati tramite tali apparecchi e trasmetterli all’Agenzia delle Entrate». La stessa Federfarma ha ricordato che i detentori delle vending machine in questione possono comunicare in qualsiasi momento la matricola identificativa dei “sistemi master”, ovvero l’informazione che l’apparecchio non è dotato di una “porta di comunicazione”. Tale comunicazione può essere effettuata all’Agenzia delle Entrate anche successivamente alla data del 31 dicembre 2017, e comunque prima di procedere alla prima trasmissione dei dati, attraverso il portale della stessa agenzia (se in possesso delle credenziali di Entratel) o delegando il proprio consulente fiscale. Sarà possibile al contempo fornire le altre eventuali informazioni utili, «volte a consentirne il censimento a livello territoriale e la conseguente generazione del QRCODE che identifica l’apparecchio». Ne consegue che l’acquisizione dei dati avverrà manualmente: «È responsabilità del gestore o dell’Addetto al rifornimento imputare mediante apposito software reperibile sul libero mercato, i dati dei corrispettivi rilevati manualmente dalla vending machine sul dispositivo mobile».
Promofarma, presumibilmente entro la prima decade di febbraio, metterà a disposizione delle farmacie associate una App che consentirà l’invio dei dati. Essa è stata sviluppata su piattaforma Android e verrà distribuita da Promofarma con abbonamento triennale e pagamento annuale di un canone di 40 euro + Iva. Federfarma ha infine ricordato che «qualora la prestazione venga resa a titolo gratuito, ovvero la vending machine non funzioni a moneta, bensì a gettone ed il corrispettivo venga quindi incassato direttamente, con emissione di regolare scontrino fiscale all’utilizzatore, gli adempimenti in questione non si rendono conseguentemente necessari».
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