bollini farmaceuticiNel corso della trasmissione “Italia sotto inchiesta” andata in onda sulle frequenze di Rai RadioUno nel pomeriggio di venerdì 10 marzo si è parlato di stampa dei bollini farmaceutici, usati per garantire la tracciabilità ed evitare traffici illeciti dei medicinali. Ospite il giornalista del quotidiano “La Notizia” Stefano Iannaccone, che ha trattato la questione in un’inchiesta, parlando apertamente di sprechi. «Affidando la stampa ai privati – ha spiegato il cronista – si risparmierebbero 50 milioni di euro di soldi pubblici, soldi nostri. Oggi sono 60 milioni quelli che finiscono all’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato per tale lavoro». E «secondo le informazioni che abbiamo raccolto», la stessa mansione potrebbe essere effettuata in modo molto meno oneroso. «Si tratta dei codici a barre per il riconoscimento dei medicinali che garantiscono la sicurezza e evitano la contraffazione. In precedenza era un appalto concesso a dei privati che consentiva di effettuare la stampa. Successivamente, però, l’onere è passato in capo all’IPZS, con l’obiettivo, in teoria, di risparmiare. Invece ciò non è avvenuto». Tra l’altro, aggiunge Iannaccone, «questi soldi non sono stati forse spesi benissimo, dal momento che in passato ci sono stati problemi di possibili contraffazioni. Beninteso, questo non possiamo dirlo con certezza, ma sono stampe che da più parti sono state denunciate come difettose e dunque a rischio dal punto di vista della sicurezza e conseguentemente anche per la salute dei cittadini». La conduttrice Emanuela Falcetti ha commentato spiegando che «si tratta di una segnalazione da parte nostra. Non credo che ci sia sciatteria da parte dello Stato stavolta. Si è cercato di fare qualcosa, ma non è andato onestamente bene, se nonostante la notevole spesa è possibile la falsificazione dei bollini di alcuni farmaci. Se è vero questo calcolo, credo che un risparmio così ampio sarebbe utile». «Il ministro della Salute – ha aggiunto il giornalista autore dell’inchiesta – ci ha detto che la questione riguarda un accordo con il ministero dell’Economia, aggiungendo che per contrastare la contraffazione sono stati adottati dei provvedimenti specifici. Le decisioni sui bollini effettivamente sono in capo al Mef in questo momento».

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