rapporto osmedÈ stato pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco il “Rapporto nazionale sull’impiego dei medicinali in Italia” per l’anno 2016. Il documento, come di consueto, contiene «l’analisi dei dati provenienti dai diversi flussi informativi derivanti dal sistema MdS/NSIS, dal flusso della tracciabilità del farmaco (alimentato dalle aziende farmaceutiche), da quello della distribuzione diretta e per conto e dei consumi ospedalieri (alimentati dalle Regioni), tramite cui ricomporre lo scenario dei consumi e dell’assistenza farmaceutica nel nostro Paese».
L’Aifa ricorda che la spesa farmaceutica nazionale pubblica e privata è stata pari a 29,4 miliardi di euro, rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale per il 77,4% del totale. È inoltre diminuito dell‘1,5% il numero di ricette e dell‘1,2% quello delle confezioni erogate in regime di assistenza convenzionata, rispetto al 2015. «In media – specifica l’agenzia – ogni giorno sono state utilizzate 1.134,2 dosi di medicinali ogni mille abitanti, con un incremento dell‘1,7% rispetto all’anno precedente, e sono state dispensate 1.117 milioni di confezioni (circa 18,3 confezioni per abitante)». Al primo posto nella spesa, con 55 euro procapite, risultano i farmaci per l’apparato cardiovascolare, al “vertice” anche in termini di consumi (468,1 dosi ogni 1000 abitanti al giorno) nell’ambito dell’assistenza farmaceutica convenzionata. A seguire i medicinali per l’apparato gastrointestinale e il metabolismo. «Gli antineoplastici ed immunomodulatori – precisa l’Aifa – rappresentano invece la prima categoria a maggiore incidenza in termini di spesa (70,2 euro pro capite) e la quinta in termini di dosi medie prescritte nell’ambito dell’assistenza farmaceutica erogata dalle strutture sanitarie pubbliche. Seguono per spesa i farmaci antimicrobici per uso sistemico (59 euro pro capite), al sesto posto in termini di consumi». Per quanto riguarda invece gli antibiotici, «nell’ambito dell’erogazione di medicinali in regime convenzionale si registra una riduzione dei consumi rispetto al 2015, in particolare nei fluorochinoloni (-7,5%) e nei macrolidi (-6,7%). L’amoxicillina in associazione agli inibitori enzimatici è sia tra i trenta principi attivi a maggior spesa convenzionata (settima posizione), sia tra quelli a maggior consumo (venticinquesima posizione)».
L’Aifa fa poi sapere che nel 2016 risultano autorizzati dall’EMA 91 farmaci orfani, di cui 71 sono autorizzati anche in Italia. La spesa per tali medicinali è stata nel 2016 pari a 1.393 milioni di euro, pari al 6,1% della spesa SSN. I farmaci a brevetto brevetto scaduto rappresentano infine il 56,1% della spesa convenzionata e il 2,1% della spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche, costituendo complessivamente il 22% della spesa farmaceutica SSN. «I dati del 2016 – conclude l’Aifa – hanno confermato l’incremento dell’incidenza del consumo di tutti i farmaci biosimilari. L’incidenza del consumo dei farmaci biosimilari rispetto all’originator ha raggiunto il 90% per i fattori della crescita e quasi il 60% per le epoetine».

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