«Una delegazione di questa Federazione e di Promofarma S.r.l., sarà ricevuta dal vice direttore dell’Agenzia, capo della divisione servizi, dott. Paolo Savini, anche in relazione all’imminente emanazione del provvedimento applicativo delle disposizioni contenute nei commi 53-54 dell’art. 1 della Legge 145/2018, che consente ai soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema TS ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, tra i quali, appunto, le farmacie, di adempiere all’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi anche mediante memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati relativi a tutti i corrispettivi giornalieri al Sistema TS». A rendere noto dell’incontro è la stessa Federfarma, la quale specifica che l’incontro si terrà venerdì 17 maggio 2019. Il sindacato di categoria aveva auspicato un incontro già lo scorso aprile, inviando una nota all’Agenzia delle entrate, chiedendo «un urgente incontro, per discutere delle problematiche evidenziate ed individuare soluzioni condivise».

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Con l’occasione, Federfarma «invita pertanto ad attendere l’esito di tale incontro e degli orientamenti che in esso emergeranno, che verranno tempestivamente comunicati, al fine di adottare soluzioni operative in ordine all’argomento in oggetto». Come è noto, il prossimo 1 luglio 2019 entrerà in vigore – salvo proroghe – l’obbligo di invio telematico dei corrispettivi giornalieri per i soggetti con volume d’affari annuo superiore a 400mila euro. Tale vincolo verrà poi esteso a tutti coloro che effettuano attività di vendita al dettaglio, a partire dal 1 gennaio 2020. Tuttavia, nonostante l’imminente avvio, diverse sono le problematiche ancora irrisolte. Come riportato ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, esse riguardano sia la parte hardware, legata ad una possibile carenza di dispositivi telematici e di tecnici deputati ad attivarli, ma anche software, ovvero relative alla possibilità di inviare i corrispettivi attraverso il flusso di dati che le farmacie inviano al ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), denominato Sistema TS. In quest’ultimo caso, le informazioni attualmente disponibili nel tracciato non sono sufficienti. Da qui, la necessità di adeguare il tracciato opportunamente e di consentire un invio dei dati senza complicazioni.

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