autoanalisi in bancaA distanza di poco più di un mese dal lancio dell’iniziativa di prevenzione del tumore del seno e alla cultura della prevenzione a bordo dei convogli ferroviari, a cura del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e IncontraDonna onlus, con il patrocinio del ministero della Salute e la partecipazione di Farmindustria, fa discutere l’iniziativa del gruppo bancario Bnl-Bnp Paribas, che, a partire da alcune filiali in Milano, proporrà all’utenza servizi di autonalisi e prestazioni di primo livello, tra cui misurazione della pressione, esame impedenziometrico ed elettrocardiogramma a distanza.

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Ad intervenire sul tema è Eugenio Leopardi, presidente dell’Unione tecnica italiana farmacisti, il quale ha criticato duramente tale iniziativa «perché – si legge in un comunicato – lascia il cittadino da solo di fronte a dati di difficile interpretazione che riguardano il più delicato tra gli ambiti individuali: la salute». Secondo Leopardi, pur consapevoli che la tecnologia semplifichi l’accesso a determinate prestazioni, tra cui l’autoanalisi, che il cittadino può svolgere in autonomia, a spaventare è la totale assenza dell’intermediazione di un operatore sanitario che porti alla «corretta comprensione dei risultati». In tal senso, il dirigente è dell’avviso che «lasciare i cittadini da soli di fronte a questi dati, all’interno di un istituto bancario, è una forzatura pericolosa, anzitutto in termini sanitari».

Il presidente dell’Utifar solleva anche dubbi rispetto ad una possibile incongruenza legata al posizionamento del gruppo Bnl-Bnp Paribas, in particolare «da un lato, si cerca di tenere il cliente delle banche sempre più lontano dalle filiali, favorendo i servizi di home banking e incentivando le operazioni a casa o al bancomat. Dall’altro lato si propongono servizi come questo, non attinenti al ruolo delle banche, per riportare il cliente in filiale». A tal proposito Leopardi auspica «chiarezza al proprio interno (del gruppo Bnl-Bnp Paribas, ndr), prima di proporre servizi per nulla attinenti alle proprie funzioni».

In tema di proposizione di servizi per nulla attinenti all’oggetto dell’attività, e di diversificazione commerciale, è doveroso riportare alcune iniziative, questa volta a carico di farmacie e parafarmacie, che avevano allo stesso modo suscitato una reazione della categoria. In particolare, come riportato da FarmaciaVirtuale.it, una farmacia milanese aveva affiancato un bar al banco per la dispensazione dei farmaci, mentre, dopo il bar, aveva fatto discutere la commercializzazione di tonno siciliano in farmacia e di giornali in parafarmacia.

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