enpaf-contributi-parafarmacieL’Enpaf ha diffuso il Regolamento per l’assegnazione del contributo una tantum agli iscritti titolari o soci di parafarmacia, per l’anno 2018. Nel documento, l’ente previdenziale spiega che «provvederà all’assegnazione di un contributo una tantum in favore degli iscritti titolari o soci di esercizi autorizzati alla vendita di farmaci da banco. L’importo stanziato è di 550.000 euro. L’iniziativa termina con l’esaurirsi dello stanziamento economico, pertanto, la presenza in graduatoria non garantisce l’attribuzione del contributo assistenziale».

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Possono ambire a quest’ultimo i farmacisti, iscritti all’Enpaf, che almeno dall’anno 2016 abbiano svolto attività di farmacista in qualità di titolari o di soci di esercizio autorizzato alla vendita di farmaci da banco ai sensi del decreto legge n. 223/2006 (convertito con la legge n. 248/2006) e che alla data della domanda siano tenuti al versamento della contribuzione previdenziale in misura intera per gli anni 2016, 2017 e 2018. Inoltre, si deve essere in regola col versamento dei contributi 2018 e «non si deve presentare una morosità pregressa superiore ad un quarto del contributo previdenziale dovuto per ciascun anno».

Saranno inoltre ammesse le persone che hanno in corso una rateizzazione dei versamenti (occorrerà fornire copia del piano di rientro e della documentazione attestante lo stato del pagamento), con regole speciali per le zone terremotate. Non ha invece diritto al contributo chi, nell’anno 2018, ha già ottenuto dall’Enpaf una prestazione assistenziale a carattere continuativo per età o una prestazione assistenziale straordinaria a sostegno del reddito. E neppure chi ha un patrimonio mobiliare superiore a 70.000 euro (ai quali si aggiungono ulteriori 10.000 euro per ciascun componente successivo al secondo, fino ad un massimo di 90.000 euro).

Per partecipare occorre inviare un’istanza all’ente entro il 30 novembre 2018, allegando il modello ISEE e copia della quietanza di pagamento, se il versamento del contributo Enpaf dovuto è avvenuto successivamente alle scadenze fissate dall’Ente (in tal caso, occorre documentare le ragioni del tardivo assolvimento dell’obbligo contributivo). L’assegnazione del contributo assistenziale sarà decisa sulla base di una graduatoria, il cui punteggio sarà determinato dall’ISEE, ma anche dall’anzianità contributiva a quota intera nel periodo 2009-2018. Il tutto sarà approvato con determinazione del direttore generale dell’Enpaf e sarà pubblicato sul sito dello stesso ente.

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