ossigeno terapeuticoL’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha adottato il 21 dicembre scorso una decisione in materia di gare per la fornitura di servizi di ossigenoterapia (OTD) e di ventiloterapia (VTD) a domicilio. A darne notizia è lo stesso organismo di vigilanza in un bollettino pubblicato il 23 gennaio 2016, nel quale viene spiegato che «le società Linde, Medicair Italia, Medigas, Sapio, Vitalaire e Vivisol hanno posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, contraria all’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, consistente nella concertazione delle strategie in occasione delle quattro gare bandite tra il 2012 e il 2014 da o per conto di ASL Milano 1 per la fornitura del servizio di VTD a favore dei pazienti residenti nel territorio di competenza di tale ASL». Inoltre, le aziende «Linde, Medicair Sud, Magaldi, Oxy Live, Eubios, Ossigas, Tergas, Vitalaire e Vivisol Napoli» hanno secondo l’Antitrust effettuato una «concertazione delle proprie strategie commerciali in occasione della gara bandita già nel 2010 da ASUR Marche per la fornitura dei servizi di VTD e OTD a favore dei pazienti residenti nel territorio regionale, ostacolando un effettivo confronto concorrenziale tra le stesse fino a luglio 2014, quando sono state presentate offerte nell’ambito della successiva procedura negoziata».
Ancora, per quanto riguarda la Soresa Campania, l’Autorità ha verificato che le società Linde Medicale, Medicair Sud, Eubios, Oxy Live, Ossigas, Magaldi Life, Ter.gas., Vitalaire Italia, Vivisol Napoli si sono «strategicamente coordinate per mantenere alto il prezzo del servizio di OTD ostacolando l’avvio di una gara pubblica per l’affidamento del servizio stesso in Campania, nonché a impedire lo svolgimento di un effettivo confronto concorrenziale in occasione della gara indetta da Soresa nel 2014».
Per queste ragioni, come riferito anche dall’agenzia di stampa delle principali associazioni di difesa dei consumatori, sono state comminate alle aziende in questione multe per un ammontare complessivo di 47 milioni di euro. Alle aziende è stato concesso un periodo di 90 giorni per versare quanto richiesto. A meno che le stesse imprese, entro 60 giorni, non decidano di presentare un ricorso al Tar.

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